Si chiama Caroline’s Cart ed è un carrello della spesa progettato da una mamma, per persone con disabilità. Un aiuto alle persone in carrozzina a spostarsi nei corridoi dei supermercati.
Ecco come è nata l’idea e come funziona.
Il carrello della spesa che abbatte le barriere
L’innovativo carrello della spesa consente alle persone con disabilità, o a chi ha figli o parenti con disabilità motorie, di vivere con tranquillità un normale momento di quotidianità.
Si tratta di un dispositivo dotato di un grande sedile davanti, che consente alle famiglie che entrano in un negozio o supermercato di semplificare lo spostarsi tra i corridoi.
Il primo prototipo di questo carrello della spesa è stato costruito nel 2012. Si è dovuto attendere al 2015, però, affinché la soluzione venisse adottata su larga scala. La prima catena di negozi a introdurre il Caroline’s Cart negli Stati Uniti è stata Target. Da allora, ben 1.780 punti vendita sono stati dotati del carrello della spesa.
Com’è nata l’idea
L’idea è nata dalla mente di Drew Ann Long, mamma di Caroline, una bambina di sette anni affetta da una grave disabilità.
Caroline stava diventando troppo grande per trovare posto all’interno dei tradizionali carrelli della spesa. Così, Drew Ann decise di crearne uno ad hoc, in grado di accogliere la bambina e permetterle di accompagnare la sua mamma durante la spesa. Il prototipo prevede la costruzione di un carrello con un sedile più spazioso, adatto per persone con problemi di deambulazione o disabilità. Dotato di cinture di sicurezza e di un freno bloccante sulle ruote, il carrello della spesa è raggiunto un successo incredibile, fino ad arrivare anche in Italia.
Dove è stato sperimentato in Italia
In Italia, il primo modello di Caroline’s Cart è stato diffuso nel punto vendita di Coop Alleanza 3.0 dell’extracoop Esp di Ravenna.
L’arrivo dei carrelli è recente, per il momento, il supermercato si è dotato di due “Caroline’s Cart”. La speranza è che l’iniziativa venga emulata anche da altri punti vendita in Italia, consentendo la diffusione capillare di questo speciale carrello della spesa.
Si tratta di una soluzione che consente ai disabili, e alle loro famiglie, di vivere un momento di normalità all’interno di un contesto in cui spesso le Istituzioni sono considerate lontane.
Come emerso, ad esempio, qualche anno fa in un servizio delle Iene che allora fece luce su un problema gravissimo: l’aggiornamento del nomenclatore, un documento che contiene l’elenco di tutti i dispositivi medici che lo Stato passa gratis alle persone disabili, affette spesso da patologie terribili come la SLA.