Conosciuto anche con il nome di uva spina indiana, l’Amla è un piccolo frutto molto caro alla medicina Ayurveda. Si tratta di una pianta che ha ricoperto un ruolo importante nella tradizione della medicina indiana, grazie alle sue innumerevoli proprietà che lo rendono un potente alleato del sistema immunitario.
Vediamo più da vicino i suoi benefici.
Amla: origini e proprietà del frutto
L’Amla è un frutto dal sapore molto intenso, poco conosciuto in Occidente. La pianta da cui trae origine è la Phyllathus emblica. Appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae, la Phyllathus emblica è originaria delle zone tropicali e subtropicali del Sud-Est asiatico.
Si presenta come un sempreverde non eccessivamente alto, con rami numerosi ma sottili e foglie allungate.
Nella tradizione ayurvedica, la pianta trova un largo impiego come ricostituente della forza fisica e mentale, grazie al suo particolare fitocomplesso, ricco di vari nutrienti.
All’apparenza, l’amla ricorda un po’ le prugne gialle. Il suo sapore, tuttavia, è decisamente amaro, tendente all’acido. Considerato da alcuni poco piacevole, infatti, l’amla viene consumata spesso insieme ad altri frutti, per addolcirne il gusto.
Ciò che viene maggiormente apprezzato di questo alimento è il suo ricco contenuto di vitamina C, utile a rafforzare le difese immunitarie dell’organismo.
I benefici dell’Amla per l’organismo
Come dicevamo, una delle sue più spiccate proprietà è l’importante contenuto di vitamina C, un micronutriente essenziale per l’organismo, capace di rafforzare il sistema immunitario e contrastare i normali processi di invecchiamento cellulare. Questo rende il frutto indiano utile nella prevenzione dei malesseri stagionali e un importante ricostituente della forza fisica e mentale.
Negli anni, l’amla si è rivelata inoltre un ottimo rimedio nella regolazione del transito intestinale. Sia in caso di stipsi che di gonfiore addominale.
La tradizione ayurvedica lo giudica un importante alleato a sostegno dell’apparato cardio-vascolare e delle funzioni cognitive. Ottimo anche come antinfiammatorio, è adoperato in caso di debolezza, ittero, affaticamento epatico e per trattare stati febbrili e tosse. Depura inoltre il sistema urinario e combatte le infezioni fungine.
Come usare l’Amla per proteggere e fortificare i capelli
Ma l’amla è anche un prezioso alleato per capelli e cuoio capelluto. Non soltanto, infatti, rafforza i follicoli piliferi, contrastando la caduta dei capelli, ma regola la produzione di sebo. Capelli più forti, quindi, ma anche più puliti e sani.
Ma come adoperarlo per rafforzare la chioma?
Semplice: basta preparare un impacco, con una crema ottenuta mescolando 2-3 cucchiai di polvere di amla con acqua calda e lasciata riposare per due ore. La crema, poi, va estesa su tutta la testa: dal cuoio capelluto, alla lunghezza dei capelli, e lasciata in posa per 15 minuti. Poi, procedere con il normale lavaggio.
L’amla può essere inoltre mescolata con l’henné, sotto forma di olio, per proteggere e colorare i capelli.
Come mangiare il frutto
Sotto forma di frutto, l’amla può essere consumato fresco o come ingrediente per delle salse salate, abbinate a spezie come la curcuma. In alternativa, se ne può ricavare un succo, da diluire normalmente in acqua, per stemperarne l’acidità. In Occidente, può essere trovato facilmente sotto forma di integratore in polvere o in pastiglie.
Il suo consumo come frutto fresco non presenta particolari controindicazioni, se non in caso di ipersensibilità specifiche. Dato il sapore molto intenso, spesso, si consiglia di mangiarlo accompagnato ad altri frutti che ne coprono il gusto amaro.
Naturalmente, se assunto sotto forma di integratore, è necessario consultare prima il parere di un esperto, per evitare possibili interazioni con altri medicinali o conseguenze spiacevoli.