Detrazioni fiscali per chi ha bisogno di ricorrere ai cosiddetti AFMS, alimenti a fini medici speciali. La novità è stata introdotta con un emendamento al decreto Fisco, in Commissione Bilancio al Senato. Le agevolazioni fiscali, una volta approvate definitivamente, andranno anche a chi ha bisogno di alimenti per celiaci o per diabetici e riguarderà gli acquisti effettuati quest’anno e nel 2018.
Scopriamo insieme l’ambito di applicazione della norma e la dotazione finanziaria prevista.
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Bonus fiscale sugli alimenti per celiaci e alimenti per diabetici
L’emendamento è stato introdotto da Ap (Alternativa popolare) e riguarda una modifica al decreto fiscale collegato alla manovra (anche detto decreto Fisco). Approvato in commissione Bilancio, al Senato, dovrebbe arrivare in aula entro venerdì, dove sarà con ogni probabilità approvato apponendo la fiducia.
Si tratta di un’importante novità per tutti coloro che devono necessariamente assumere cibi cosiddetti “a fini medici speciali”. Chi è affetto da malattie metaboliche congenite, per esempio. O chi ricorre agli alimenti per celiaci, a causa della propria intolleranza al glutine, o specifici per i diabetici.
Vediamo ora come sarà applicata la detrazione fiscale, per il biennio considerato (2017-2018):
- La dotazione finanziaria per il 2018, con riferimento alle spese eseguite quest’anno, sarà di 20 milioni di euro: chi ha acquistato o acquista alimenti “a fini medici speciali” nel 2017, potrà detrarre dalla propria dichiarazione dei redditi il 19% delle spese sostenute;
- Per il 2019, invece, si parla di fondi per 11,4 milioni di euro e una detraibilità ancora al 19% delle spese sostenute nel 2018.
Dall’emendamento sono esclusi i prodotti alimentari per i lattanti.
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Non solo alimenti per celiaci: cosa sono gli AFMS
Quello per gli alimenti per celiaci senza glutine è un interesse sempre più diffuso, anche da chi potrebbe farne a meno, perché non affetto dall’allergia. Ed è per questo che spesso nel commentare la detrazione fiscale appena introdotta ci si sofferma su questo tipo di prodotti.
Ma i cosiddetti AFMS non si fermano a questo, né all’alimentazione per diabetici. La sigla sta infatti per alimenti A Fini Medici Speciali. Una definizione introdotta dal regolamento UE 609 del 2013 e recepita in Italia attraverso delle Linee Guida prodotte dal Ministero della Salute, e aggiornate nel maggio di quest’anno.
Nel documento, si legge che il principale requisito distintivo degli alimenti AFMS “sta nella capacità di sopperire in tutto o in parte alle particolari esigenze nutrizionali imposte da una malattia, un disturbo o una condizione medica, nonché dalla conseguente malnutrizione, o comunque di facilitarne il trattamento dietetico”.
In questa categoria rientrano quindi diverse tipologie di alimenti. Come per esempio le formule speciali per lattanti (che sono però escluse dall’emendamento appena approvato). O ancora le formule per la nutrizione enterale, i supplementi nutrizionali orali (ONS), i VLCDs (Very Low Calorie Diets), ovvero i prodotti a bassissimo contenuto calorico.
Sono 3 in particolare i criteri con cui si distingue un AFMS da un alimento ‘normale’:
- I prodotti alimentari in questione devono essere utilizzati “sotto controllo medico”;
- Gli alimenti in questione sono destinati a pazienti “con capacità limitata, disturbata o alterata di assumere, digerire, assorbire, metabolizzare o eliminare alimenti comuni o determinate sostanze nutrienti in essi contenute o metaboliti”;
- Prodotti la cui gestione dietetica “non può essere effettuata esclusivamente con la modifica della normale dieta”: qui vengono inclusi anche gli integratori alimentari.
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