L’infanzia è il periodo che più di tutti contribuisce a formare gli adulti di domani. Le ferite emotive di questo periodo sono infatti destinate a rimanere con noi, condizionandoci. Ecco come.
Le ferite emotive che ci procuriamo durante l’infanzia ce le portiamo addosso per tutta la vita. Anche quando siamo adulti. Contribuiscono a formare ciò che noi siamo, le nostre paure e i nostri atteggiamenti nei confronti delle relazioni con l’altro.
L’infanzia, del resto, è la fase più importante della nostra vita. È il periodo durante il quale impariamo a vivere, apprendiamo quali sono le convenzioni sociali, i significati delle cose che ci circondano, il peso delle emozioni e delle relazioni. Ed è più che naturale che una ferita a questa età crei un marchio indelebile che lavora dentro di noi in silenzio, condizionando la nostra vita.
Come persone, e ancora più come genitori, dobbiamo essere consapevoli di questa realtà e comprendere che ciò che vivono i nostri figli oggi contribuisce a creare gli adulti di domani. Si può sempre migliorare, basta che ci sia la volontà di farlo, di guarire e cambiare.
Ecco allora alcune delle ferite emotive dell’infanzia che maggiormente condizionano la nostra vita da adulti, o condizioneranno quella dei nostri figli.
Ricordate: non esiste un manuale del genitore perfetto, esiste la volontà di essere migliori di ciò che siamo e la capacità di osservare quanto sono felici i nostri bambini.
- La paura dell’abbandono
La paura di rimanere da soli è uno dei mostri più terrificanti contro cui si trova a combattere chi ha vissuto un senso d’abbandono da piccolo.
Questa ferita emotiva del passato genera persone spesso insicure, che sviluppano una sorta di dipendenza emotiva nei confronti degli altri, basata sulla paura profonda che queste persone se ne vadano. È una ferita molto difficile da curare, che genera costanti carenze d’affetto.
- Violenza domestica
Picchiare i bambini non è mai la soluzione giusta ed è un comportamento molto pericoloso, oltre che inutile. Usare la rabbia e la violenza per contenere i conflitti familiari o l’irrequietezza dei bambini non farà altro che insegnare ai più piccoli a risolvere i problemi allo stesso modo. Quindi con rabbia e violenza, creando persone fragili che non riescono a instaurare sane relazioni interpersonali.
- Sentirsi rifiutati
Ci sono genitori che rifiutano i loro figli per vari motivi; questi genitori creano una delle ferite emotive più gravi e profonde che possono tormentare il cuore degli adulti del domani.
Il rifiuto costante di un figlio genera un processo di auto-rigetto, crea persone che non si sentiranno mai, qualsiasi cosa facciano, “abbastanza” nella loro vita, privata e professionale.
Sono persone che non riescono ad amare sé stesse e che tendono a isolarsi dagli altri.
- Vivere delle ingiustizie
Fin dalla tenera età, i bambini hanno la possibilità di valutare se una situazione in cui sono coinvolti sia giusta o ingiusta, o se si riceve una “parità di trattamento”. Subire delle ingiustizie genera l’idea nei bambini che essi non siano degni dell’attenzione degli altri.
Un adulto che ha subito queste ferite emotive può diventare una persona insicura o, al contrario, un cinico con una visione pessimistica della vita, difficoltà a fidarsi degli altri e a costruire relazioni. Anche un atteggiamento troppo rigido, freddo e autoritario può generare questa ferita.
- Il tradimento, le promesse non mantenute
A volte i genitori fanno delle grandi promesse, per ottenere in cambio, ad esempio, che il bambino stia buono, che non faccia i capricci. Fare una promessa e non mantenerla, però, genera un trauma, una ferita emotiva, e insegna che le persone che ci sono vicine sono inaffidabili. Questo porta a creare adulti insicuri, paurosi. Questa paura può portare al desiderio di tenere tutto sotto controllo, senza lasciare nulla al caso.
- L’umiliazione
Anche l’umiliazione è una delle ferite emotive dell’infanzia che procurano maggiori danni ai bambini. Piccoli che subiscono umiliazioni, da parte degli adulti o anche dei loro coetanei, sono sottoposti a forte stress emotivo, si sentono ridicoli, allontanati. L’umiliazione (e non pensate che i rimproveri non possano non trasformarsi in umiliazioni) crea terreno fertile per la depressione e una bassa autostima.
- La paura dell’ignoto
Molti genitori incoraggiano i propri figli a non avere paura dei luoghi sconosciuti o, al contrario, a sottovalutare le loro paure dicendo che sono dei codardi. Con i bambini è necessario avere pazienza, dando loro il tempo di affrontare i cambiamenti, per evitare di avere di fronte, un domani, delle persone insicure, resistenti ai cambiamenti.
Secondo Lise Bourbeau, esperta di crescita personale, possiamo guarire le nostre ferite emotive guardandole in faccia, non nascondendole. Come adulti e genitori dobbiamo però fare di tutto per evitare di essere noi stessi la causa di queste ferite.
(Foto: Jerry Ferguson)