Quando parliamo di animali a rischio di estinzione, in genere, ci riferiamo a rinoceronti, tartarughe, tigri. Eppure ci sono altre specie di animali che spesso non immaginiamo o che nemmeno conosciamo e che rischiano di scomparire per sempre.
Stiamo parlando di alcune specie di canidi a rischio di estinzione, parenti più prossimi ai nostri amici a 4 zampe.
Il noto sito Tree Hugger ha infatti stilato un elenco di 8 specie canine a rischio di estinzione. Alcuni dati sono sviluppati a partire da progetti, portati avanti nel mondo, di persone che hanno a cuore il futuro degli animali, un futuro messo a rischio dal comportamento sempre più insensato dell’uomo.
Noi abbiamo selezionato solo alcune specie, il testo dell’articolo intero lo trovate a questo link.
La prima specie a rischio di estinzione è quella del lupo etiope. Grazie a un progetto che va avanti dal 2011, si è scoperto che di questa specie rimangono solo 500 esemplari su tutta la terra. Situato negli altipiani dell’Etiopia, è l’unico canide che ha scelto di vivere a quelle altitudini.
Passiamo adesso al lupo rosso. Il lupo rosso è un’altra delle specie di canidi altamente a rischio. Nel 1973 ne erano rimasti solamente 14. Questo per due ragioni: la prima perché gli uomini li uccidevano temendo attacchi sul bestiame, e la seconda perché, con la migrazione dei coyote, queste due specie si sono ibridate, facendo diminuire gli esemplari di “razza pura”.
Oggi, dopo decenni di lotta contro l’estinzione, gli esemplari di lupo rosso sono salite a 200 in cattività e 120 allo stato selvaggio. Purtroppo, però, la vita di questi animali è messa ancora a rischio dalla caccia ai coyote: molto spesso infatti i due animali vengono confusi e i lupi rossi vengono uccisi.
Passiamo alla terza razza canide in via di estinzione: il Dhole. È un canide selvatico originario del Sud-Est asiatico. Animale estremamente sociale che vive in grandi branchi, è in via di estinzione a causa della diminuzione del numero delle sue prede. Questo a causa dei continui cambiamenti di habitat e soprattutto dell’invasione dell’uomo.
Non solo, sembra che i Dhole siano stati oggetto di persecuzione e bracconaggio. Nel 1972 questa specie è stata tutelata da una legge sulla protezione della fauna selvatica, ma viene ancora cacciata per evitare che, predando, uccida i cervi.
Infine, trattiamo l’ultimo canide in via di estinzione, il Licaone. Originario dell’Africa, una volta era diffuso in 39 Paesi e si contavano circa 500 mila esemplari. Oggi, invece, sono tra i 3 mila e i 5 mila, solo in Africa Orientale e Meridionale.
Le principali minacce che lo riguardano sono soprattutto la perdita di habitat, a causa della continua invasione dell’uomo, e il bracconaggio. La riduzione degli ambienti da abitare, infatti, gli impone di dover concorrere per la preda con leoni e iene, più grandi e più forti di lui. Inoltre, spesso si trova a dover affrontare la persecuzione di agricoltori e contadini. Esistono alcuni gruppi che lottano per la conservazione di questa specie, inclusi i tentativi di insegnare al popolo a convivere con questo canide dal pelo maculato.
Di fronte a queste notizie, si tende sempre a rimanere scoraggiati e, spesso, arrabbiati per ciò che l’uomo sta distruggendo intorno a noi. Conoscere, informarsi e sostenere sono le prime cose che possiamo fare per evitare che alcune specie di animali vadano perse per sempre, senza che nemmeno averne conosciuto l’esistenza.
Fonte articolo originario:
(Foto: Utente WikiCommons: Michael Gäbler, Utente Flickr: Kabacchi)