Non è il primo caso di sperimentazioni farmaceutiche nei paesi del terzo mondo: ne avevamo già parlato per fenomeni simili in India in questo nostro precedente articolo: https://www.ambientebio.it/gli-scheletri-nellarmadio-dellindustria-farmaceutica/.
E anche oggi siamo qua a riportare una vicenda davvero inquietante, sulla quale i media occidentali hanno mantenuto e mantengono un inspiegabile silenzio. Accade in Africa, precisamente nel villaggio di Gouro, nel nord del Chad. La notizia è stata diffusa dal quotidiano “La Voix”, che parla di almeno 500 bambini fra i 7 e i 18 anni, sui quali sarebbe stato sperimentato il MenAfriVac, un vaccino contro la meningite. Secondo il giornale, almeno una cinquantina di bambini sarebbero stati colpiti da paralisi fulminante, da allucinazioni e convulsioni dopo essere stati vaccinati.
Le autorità della regione manifestano preoccupazione anche per i disordini che stanno derivando dall’episodio: i genitori e gli abitanti del villaggio hanno assalito i mezzi dell’amministrazione sanitaria, dandoli alle fiamme, e denunciano la negligenza del governo.
Il vaccino in questione è prodotto dalla azienda farmaceutica Serum Institute della India Limited e secondo quanto afferma il Meningitis Vaccine Project (MVP) sarebbe il primo prodotto ad avere ricevuto ufficiale autorizzazione ad essere catalogato al di fuori della cosiddetta “catena fredda”, ovvero, trasportato senza refrigerazione fino a 4 giorni. I dati scientifici sul MenAfriVac sono supportati ulteriormente dal sito della World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità) e da quello della Bill & Melinda Gates Foundation.
Molte testimonianze riferiscono che le reazioni al vaccino si sono manifestate nell’arco delle prime 24 ore, inizialmente con vomito, quindi dolori alla testa e in seguito con convulzioni incontrollabili, perdita di equilibrio e di abbondante salivazione. Ulteriori resoconti affermano che il 26 dicembre 2012, il Ministro della Salute e quello della Sicurezza Sociale, hanno visitato Gouro, portando con sè due membri del Parlamento. Dopo alcune discussioni, hanno deciso di evacuare ca 50 bambini paralizzati portandoli in un ospedale a 300 miglia di distanza, a Djamena, capitale del Chad. Il governo avrebbe risposto alla tragedia pagando denaro ai genitori nel tentativo di farli tacere.
L’UNICEF condanna i ricorrenti scoppi epidemici del Chad, inclusa la meningite, intanto le maggiori organizzazioni hanno speso 571 milioni di dollari per un progetto di vaccinazione, quando i pozzi che possono fornire acqua pulita e potabile sono stati costruiti per meno di 3.000 dollari, da parte dell’ International Committee of the Red Cross. Non vogliamo condannare tutte le azioni di vaccinazione e fare di tutta l’erba un fascio, certo in questo caso il fatto che sia il primo prodotto ad essere catalogato al di fuori della catena fredda fa sorgere più di qualche sospetto. Noi dobbiamo riportare dei fatti avvenuti e sottolineare che spesso è preferibile investire nelle strutture e nella prevenzione delle epidemie che tentare una vaccinazione collettiva quando non ci sono le condizioni minime igieniche e di sussistenza.
tratto da ” ogginotizie.it”