L’ uva è un frutto importante per la nostra salute. Gli antiossidanti contenuti nel succo d’ uva sono particolarmente efficaci, ed aiutano a eliminare le tossine dal nostro corpo.
Un chicco di uva contiene tutto nutrimenti e principi attivi in grado di rigenerare la pelle ed idratarla. Non a caso veniva usata già ai tempi dei romani… I semi contengono gli acidi grassi essenziali indispensabili per la corretta formazione e ricostituzione della pelle e non solo.; Le vitamine contenute nell’ uva (B , C, E ) in abbinamento a Potassio, Calcio, Magnesio contribuiscono a sostenere il corpo nelle sue funzioni primarie. Per la protezione della pelle si può utilizzare la buccia dell’uva e i semi.
Estremamente digeribile, il frutto possiede innumerevoli proprietà terapeutiche: facilita la digestione, attivando le funzioni epatiche e pancreatiche; contribuisce a ridurre il livello di colesterolo nel sangue e ad eliminare l’acido urico; svolge un’azione diuretica e lassativa, attenua dispepsie, emorroidi, calcolosi urinaria e delle vie biliari, favorisce l’attività cardiaca; giova al sistema nervoso, è preziosa negli stati anemici, in convalescenza, in gravidanza e nel periodo dell’allattamento, nel corso di sforzi fisici e psichici; disinfettante ed antivirale, è una panacea per sofferenti di dolori artroreumatici, obesi, stitici, ipertesi, eczematosi.
Una ricerca condotta dall’Istituto di patologia vegetale dell’Università di Milano, i cui risultati sono stati recentemente pubblicati dal Journal of the Science of Food and Agricolture, evidenzia che la melatonina scoperta nell’uva rossa aiuta la regolazione del ritmo circardiano sonno/veglia ed è antitumorale; altri studi individuano l’uva e il suo succo come possibili ed importanti fattori di prevenzione delle malattie cardiovascolari e di patologie degenerative, quali il morbo di Alzheimer.
Al congresso dell’American College of Cardiology tenutosi nel 1997, il prof. John Folts dell’Università del Wisconsin consigliò di bere quotidianamente un bicchiere di succo d’uva nera, rallentante l’attività delle piastrine del 75%, per ridurre in modo significativo il rischio di trombosi e di infarto cerebrale.
Siamo entrati nel periodo dell’uva e allora perché non farsi anche una bella scorta per l’inverno visto le notevoli proprietà che questo frutto possiede? Possiamo prepararci una gelatina di uva oppure fare l’uva sciroppata…
Gelatina di uva
Ingredienti: 1,500 kg di uva bianca ben matura, 1kg di zucchero speciale gelatinizzante, il succo di un limone o di un arancia.
Lavate l’uva, lasciatela sgocciolare per bene, staccare gli acini dal grappolo, spellateli e dimezzateli, eliminando i semi. Mettete i mezzi acini su un setaccio e spremeteli con forza, raccogliendo il succo in una casseruola. Se occorre, aggiungete l’acqua necessaria per avere un litro di liquido. Unite al succo d’uva lo zucchero e portate ad ebollizione. Mescolando continuamente. Lasciamo cuocere la gelatina per 5 minuti, unite poi il succo di limone o di arancia. Versate a questo punto la gelatina calda in vasi precedentemente sterilizzati, chiudete ermeticamente e capovolgeteli a testa in giù finché i vasetti non si saranno raffreddati.
Uva sciroppata
Ingredienti: uva dai chicchi molto grossi, zucchero qb, un limone, poche foglie di vite.
Staccare i chicchi dal grappolo, lasciando attaccato un piccolissimo pezzo di picciolo, poi strofinateli delicatamente senza rovinare la frutta e lasciateli per 2 ore circa,in un piano pulito, al sole. Preparate quindi i vasetti sempre precedentemente sterilizzati, ponete al loro interno una piccola foglia di vite e una spirale di limone(la buccia gialla). In una pentola mettiamo lo zucchero, in percentuale deve essere ¼ del peso dell’uva, e un po’ d’acqua leggermente superiore al volume dello zucchero. Portiamo il tutto ad ebollizione e prolunghiamo di qualche minuto. Togliamo il liquido dal fuoco e facciamolo intiepidire, dopo di che versiamolo nei vasetti dove avremmo nel frattempo predisposto anche i chicchi di uva. Il liquido va versato per ¾ rispetto all’uva. A questo punto chiudiamo ermeticamente i vasetti . In una pentola alta mettiamo ora i nostri vasetti e copriamo con dell’acqua fredda superando in altezza i vasetti di almeno 5 cm. Portiamo ad ebollizione l’acqua e dal momento del bollore continuiamo per altri 20 minuti. Fra i vasetti e la pentola possiamo frapporre dei fogli di giornale in modo che i vasetti non siamo direttamente a contatto con il calore. Trascorsi i 20 minuti dal punto di ebollizione spegniamo il fuoco e lasciamo raffreddare i vasetti nell’acqua della pentola stessa. Appena questo sarà avvenuto togliamo i vasetti e poniamoli asciutti in un ambiente aereato e buio.
Fonti http://guide.supereva.it