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Melissa: la pianta che placa l’ansia, aiuta contro gli sbalzi ormonali e placa i crampi addominali
La melissa è una pianta spontanea, perenne, diffusa anche nelle nostre zone e molto nota per le sue proprietà rilassanti. Il suo principale uso, infatti, è per preparare infusi o decotti sedativi. I suoi benefici, però, non si esauriscono qui.
Le sue foglie vengono generalmente raccolte a maggio e i fiori in piena estate. Una volta essiccati, sono poi pronti per essere adoperati come rimedio naturale.
L’azione rilassante della melissa
Le proprietà rilassanti della melissa la rendono un ottimo rimedio naturale per combattere l’insonnia, ma anche per liberarsi delle tossine in eccesso presenti nel nostro organismo.
Non solo. Tra le piante rilassanti, la melissa è tra le più indicate per trattare anche i disturbi digestivi che dipendono dalla fame nervosa e tutte quelle somatizzazioni, causate in genere dall’ansia, che creano disturbi all’apparato gastrointestinale.
Questa pianta agisce infatti come antinfiammatorio e antispastico, alleviando i crampi addominali, ma anche i dolori legati al ciclo mestruale.
I suoi benefici contro gli squilibri ormonali
Ciò che molti non sanno della melissa è che è una pianta eccezionale anche per combattere gli squilibri ormonali e i disturbi a essi collegati.
Pensiamo soprattutto agli effetti prodotti sull’emotività, come crisi nervose, ansia, ma anche all’emicrania e ai dolori mestruali.
In tutti questi casi, la melissa si rivela un valido aiuto. I principi attivi, contenuti nel suo olio essenziale, agiscono sul cervello, sul cuore, sull’apparato digestivo.
Come preparare un infuso digestivo e calmante
Un ottimo infuso digestivo e calmante del sistema nervoso può essere preparato lasciando macerare per circa 10 ore 10-15 gr di fiori e foglie in un litro di acqua. Filtrate e bevetene una tazza, dopo i pasti principali.
Controindicazioni
Come avviene per tutti i rimedi naturali, i principi attivi sono sostanze che agiscono più o meno intensamente sul nostro organismo. A patto che ne facciamo buon uso, consumandole nelle giuste dosi.
L’utilizzo della melissa presenta ad esempio alcune controindicazioni legate soprattutto all’attività della tiroide. Se da una parte, infatti, può essere un valido aiuto contro chi soffre di ipertiroidismo, nei soggetti con ipotiroidismo può arrecare danni anche gravi.
Il suo uso è sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento e anche se si soffre di glaucoma.