35 richieste di autorizzazione di nuovi alimenti. 38, se consideriamo anche i cibi tradizionali di altri Paesi. Sono questi i numeri dei nuovi prodotti che potrebbero arrivare in Europa nei prossimi mesi. Tra questi anche l’olio di trans-cannabidiolo, derivato dalla Canapa Sativa.
Per tutti, si attende il parere dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e la successiva approvazione dagli organi europei e nazionali.
Dall’Efsa presto il via libera all’olio di trans-cannabidiolo?
L’Efsa potrebbe autorizzare nei prossimi mesi la commercializzazione dell’olio di trans-cannabidiolo (o meglio a base di trans-cannabidiolo). La notizia arriva dall’Ansa che riferisce anche l’iter che dovrebbe portare all’approvazione.
Tutto parte dal regolamento Novel Food (EU2283/2015), approvato nel 2015. Questa norma comunitaria regola i nuovi alimenti che possono entrare nel mercato europeo. Si tratta di prodotti completamente nuovi, mai consumati prima. Oppure di alimenti tipici di altre regioni del pianeta, ma che non sono stati ancora autorizzati in UE.
A gennaio 2018 sono arrivate le prime domande di autorizzazione secondo il nuovo regolamento. Tra gli altri prodotti anche l’olio di trans-cannabidiolo.
Ora l’Efsa ha nove mesi di tempo per pubblicare la sua valutazione sui diversi prodotti, dal momento in cui è stata presentata la domanda. Ma l’iter non termina qui. Dovranno poi essere la Commissione europea e gli Stati membri a dare l’ok definitivo sull’immissione in commercio.
Origine e caratteristiche dell’olio di trans-cannabidiolo
Come spiega l’Ue in un dossier, il trans-cannabidiolo ottenuto a scopo alimentare, è ricavato da una serie di passaggi di purificazione dalla pianta di Cannabis sativa. La pianta, come sappiamo, è già utilizzata per molte applicazioni. Dal cibo – dai semi si ricava un ottimo olio – alle fibre per corde e spago, fino al legno utilizzato per piccole costruzioni.
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L’olio di trans-cannabidiolo, leggiamo sempre nel documento, “ha un aroma delicato e un sapore distintivo, che ricorda le noci”. Nel dossier si elencano anche le caratteristiche nutrizionali dell’alimento: acidi grassi polinsaturi, omega-3, omega-6, vitamina E sono alcune delle sostanze di cui l’olio è ricco.
Troviamo inoltre buone quantità di: tiamina (vitamina B1), vitamina B6, folato (vitamina B9), ferro, fosforo, magnesio, zinco, rame e manganese.
Insetti e un cereale senza glutine dall’Africa tra gli altri alimenti
Valerio Curtui, capo unità nutrizione dell’Efsa, fa una panoramica sui prodotti che l’Autorità potrebbe approvare nei prossimi mesi:
«Le domande che abbiamo ricevuto finora riguardano principalmente piante o parti di piante, sostanze, estratti, prodotti fermentati o sintetici che le aziende vorrebbero commercializzare soprattutto come ingredienti».
Oltre all’olio di trans-cannabidiolo, troviamo anche alcuni insetti, come grilli e locuste, che verrebbero impiegati però sotto forma di farine o come mangime per animali. C’è poi il fonio, un cereale senza glutine diffuso in alcuni Paesi africani. Troviamo anche l’estratto di foglie di ulivo: un’azienda olandese vuole commercializzarlo come ingrediente per prodotti a base di cereali, latte e derivati, dolciumi, bevande analcoliche.
Curtui spiega come funziona il processo autorizzativo dell’Efsa:
«Per i nostri pareri analizziamo composizione e ingredienti, il processo di produzione, se ci sono precedenti nell’uso dell’alimento al di fuori dell’Ue. Nel caso sia un estratto da una pianta, per esempio, andiamo a studiare le caratteristiche della pianta, se ha mai causato effetti avversi, quindi valutiamo i risultati dei test tossicologici».
Nei primi quattro mesi, durante la procedura di analisi, Curtui spiega che l’Efsa ha il potere di “sollevare obiezioni”. Un potere che è riservato anche alle agenzie per la sicurezza alimentare nazionali.
Per gli alimenti già consumati in altre aree, come il fonio, l’autorizzazione è più rapida.