Proprietà e tipologie dell’Euphorbia, la pianta dal lattice particolarmente urticante e adoperata per il trattamento di diversi disturbi, dalla costipazione ai problemi della pelle
Euphorbia: è una specie che comprende numerose piante, dalle caratteristiche più varie. Considerata in genere tossica, in parte anche a causa del lattice irritante che contiene, è adoperata per diversi rimedi naturali. Vediamo quali.
Euphorbia: la pianta dalle mille forme
Come accennato, le piante che fanno capo all’Euphorbia sono varie: possono presentarsi sotto forma di specie erbacee, ma anche legnose. Tutte, comunque, hanno un’infiorescenza molto particolare: il fiore femminile si trova al centro e si distingue dal pistillo e dai fiori maschili che la circondano e si trovano al semplice stato di stame. Il nome, probabilmente, deriva da Euphorbio, medico di Giuba II, re dei Mauritani.
In genere, si consiglia di indossare sempre dei guanti quando si ha a che fare con l’Euphorbia, a causa del lattice irritante che contiene, potenzialmente ustionante. La pericolosità del lattice è data dalla presenza di derivati del forbolo.
Proprietà e benefici dell’Euphorbia
Essendo così urticante, viene da chiedersi come possa essere adoperata come pianta curativa. A tal scopo, ci teniamo a dire che è necessaria molta cautela ed è assolutamente vietato il fai da te.
Ogni pianta di Euphorbia, poi, ha delle caratteristiche particolari che la distinguono dalle altre.
L’Euphorbia Lathyris, ad esempio, viene adoperata per combattere la costipazione.
Il lattice dell’Euphorbia Peplus, invece, viene usato per rimuovere verruche e calli. Alcune industrie farmaceutiche lo adoperano come ingrediente per uso topico, nel trattamento della cheratosi attinica. Al suo interno sono presenti tannini, acido euforbico e mucillagine. Tra le sue proprietà sono annoverate anche quelle antiasmatiche e sedative. L’euforbia peplus è usata anche per trattare vari problemi della pelle. Secondo uno studio, la pianta avrebbe inoltre mostrato alcune proprietà interessanti contro il melanoma umano.
Passiamo all’Euphorbia Cipressina, di cui si adopera la corteccia della radice, per combattere la stitichezza.
Ancora, c’è l’Euphorbia Hirta, adoperata soprattutto in ambito Ayurvedico, per il trattamento dei disturbi respiratori, dissenteria, e brufoli. Al suo interno sono presenti alcani, triterpeni, fitosteroli, tannini e polifenoli. Sembra che questa stessa pianta sia in grado di ridurre il danno ai tessuti causato da bruciature, grazie al suo contenuto di etanolo.
Ricordiamo che l’utilizzo di tutte le piante, ma soprattutto dell’Euphorbia, deve avvenire sempre sotto controllo di personale esperto. Inoltre, alcuni tipi di Euphorbia non sono ammessi dal Ministero della Salute nel settore degli integratori alimentari.