La dichiarazione di Emma Marrone fatta in questi giorni ha fatto molto discutere, su consiglio degli oncologi, da cui si fa seguire, infatti ha deciso di rinunciare alla tintura.
Il consiglio è legato a degli studi che ci sono e che mettono in allarme, uno studio in particolare recente di alcuni scienziati del National Institutes of Health, e pubblicato sull’International Journal of Cancer , sostiene che l’uso di creme liscianti chimiche e tinture permanenti per capelli aumenta il rischio di sviluppare il cancro al seno.
Lo studio prendeva in esame ben 46.709 donne da cui è emerso che, coloro le quali utilizzavano regolarmente le tinture permanenti, avevano il 9% di probabilità di sviluppare un cancro al seno a differenza di chi non utilizzava la tintura nei capelli.
Numerose ricerche pubblicate nel corso degli anni hanno analizzato il problema delle tinture per capelli pericolose, particolarmente in relazione alla presenza di sostanze ritenute cancerogene.
Nella sensibilità comune è abbastanza chiaro che trattandosi di prodotti che tingono, o schiariscono i capelli, questi sono molto ricchi di prodotti chimici aggressivi. La più conosciuta è l’ammoniaca , che in molti prodotti moderni non c’è neanche più.
Indice dei contenuti
Emma Marrone la storia del cancro al seno e i rischi delle tinture permanenti
La giovane cantante salentina, come ha sempre raccontato in alcune interviste, circa 10 anni fa, ha dovuto combattere contro il cancro a soli 25 anni. La Marrone fortunatamente, con l’aiuto di medici esperti, è riuscita a sconfiggerlo. Dopo 10 anni dal primo intervento, la cantante si è accorta che qualcosa nel suo corpo non andava. A distanza di 10 anni, il cancro alle ovaie è ritornato. E’ stata nuovamente operata e tutto è andato per il meglio. La cantante non ha fatto mistero del suo percorso, anzi ne ha ampliamente parlato per condividere e dare luce e speranza a chi ha dovuto o deve affrontare lo stesso percorso.
In merito ai consigli degli oncologi che la seguono ci sono ulteriori studi che avvalorano la tesi che lega la tintura dei capelli a uno dei possibili legami con il cancro.
Nel 2001 uno studio autorevole dell’Università della California (“Use of permanent hair dyes and bladder-cancer risk” Int J Cancer. 2001 Feb 15;91:575-9.) aveva inequivocabilmente dimostrato che le tinture per capelli pericolose provocano il cancro.
Dallo studio era risultato che per le donne che si facevano una tinta al mese il rischio cancro raddoppiava sino a triplicare se l’uso raggiungeva i 15 anni o più. Diventava poi pari a 5 volte superiore per le lavoratrici che quotidianamente le avevano fatte nei saloni di bellezza per almeno 10 anni consecutivi.
Uno studio importante e molto accreditato che aveva fatto tremare molte donne che sino a quel momento avevano temuto al massimo qualche effetto irritante o allergico.
A distanza di alcuni anni, nel 2006, l’Unione Europea ha cominciato a muoversi ma molto lentamente, mettendo al bando alcuni additivi. Ma era chiaro che il rischio era molto superiore ed esteso a tutto il settore delle tinture.
Quindi il 3 Agosto 2012 appena passato la Commissione Europea ha emanato una direttiva (la L208 del 3/8/12) in cui facendo riferimento proprio allo studio dell’Università della California sopra citato, afferma chiaramente che il rischio tumore può realmente connesso all’uso delle tinture per capelli.
In questa direttiva aggiunge alcune sostanze chimiche al lungo elenco delle sostanze proibite nei cosmetici (l’elenco completo è presente nella Direttiva sui cosmetici 76/768/CEE, costantemente aggiornata).
Un passo importante. Sappiamo che molti studi escono continuamente puntando il dito contro questo o quell’additivo (ad esempio quelli ultimi sulla cancerogenicità dell’additivo E150d contenuto in molte bevande).
Ma raramente a questi studi segue una qualche azione/dichiarazione dell’Unione Europea.
Nella direttiva L208 del 3/8/12 la Commissione scrive della necessità di testare i prodotti in una maniera più efficiente ed adottare delle strategia per vigilare sugli effetti tossici delle tinture per capelli.
Nel frattempo capiamo bene che bisogna stare lontre questi tipi di prodotti. Troppi rischi, ne vale la pena?
Anche di alcuni prodotti naturali per la tintura dei capelli c’è veramente poco da fidarsi.
Una ricerca del 2011 condotta dal settimanale “Il Salvagente”, dedicato ai consumatori, ha smascherato, su 8 campioni presi in esame (tra erboristerie, negozi biologici e vendita online), ben 5 tinture naturali “fasulle”.
Solo tre tinture (Logona, Lush e Sante), infatti, potevano vantare il 100% di prodotti esclusivamente vegetali.
Gli altri, invece, avevano nella propria composizione (come da etichetta) degli “aiutini chimici” come, per esempio, il picramato di sodio, una sostanza sintetica che potenzia il colore ed esalta i toni del rosso.
Ma anche delle ammine aromatiche alla resorcina, un fissante che aiuta a far attecchire i pigmenti, e alcuni composti conservanti alogeno-organici, tra cui la più usata è la parafenilendianina, un allergene molto potente, fino alle “Peg”, di cui abbiamo sempre scritto dei rischi connessi al suo utilizzo e che trai vari effetti ha quello emoliente rendendo la cute più permeabile e quindi anche più vulnerabile alle sostanze chimiche.
Come evitare l’uso di tinture per capelli pericolose?
- Non tingersi i capelli sarebbe l’ideale: oramai i capelli bianchi vanno quasi di moda, o se non lo sono… chi se ne frega, di fronte al rischio di perdere la salute.
- Se proprio vogliamo comprare un prodotto per la tintura dei capelli almeno leggiamo bene l’etichetta, ovviamente.
- Come prima indicazione (molto generica): gli ingredienti di origine vegetale sono scritti in latino, gli agenti chimici, invece, sono solitamente scritti in inglese.
- Se potete, approfondite, anche tramite il nostro sito, di che sostanze si tratta.
- Controllate la gamma dei colori disponibili: se vanno troppo al di là (cioè più scuri) dell’arancio, del rosso o del castano (henné o mallo di noce), allora dovrete cominciare a insospettirvi.
- Verificate infine la potenza (intensità) della tintura: quelle interamente naturali, infatti, possono al massimo dare un riflesso intenso, e raramente riescono a coprire del tutto i capelli bianchi (pazienza, ne ricaverete in salute).
- Potete trovare un approfondimento con un elenco più esaustivo a questo link
volevo chiedervi, dato che ci siete, se potete dirci la linea di prodotti da evitare oppure quelli da usare
Queste due tipologie di colore per capelli sono più sicure, Essensity di Schwarzkopf Professional è una linea professionale di colore che contiene pure essenze biologiche certificate ed è al 100% priva di fragranze artificiali oppure Hair Gloss Color Treatment di Aveda è un prodotto ricco di oli vegetali, Sanotint è un altra tinta che si trova in erboristeria abbastanza sicura.
HO Letto che nella SINOTINT è presente una sostanza molto+ pericolosa dElla resorcina e cioè l’IDROCHINONE.
E’ vero che hanno un costo leggermente più alto rispetto alle classiche colorazioni in commercio, ma non hanno ammoniaca sicuramente al 100% e altre sostanze dannose, le colorazioni presenti in commercio sono talmente tante che bisognerebbe leggere su tutte gli ingredienti per vedere quale fra le tante è la più pericolosa, ma tutte hanno ammoniaca o altre sostanze dannose.
Chissà perché i tempi necessari a tutelare la salute sono sempre cosi lunghi… e per altro praticamente istantanei…
la mia mamma ha 86 anni e da oltre cinquant’anni si tinge i capelli, come anche le sue amiche. Anche io lo faccio da oltre 30 anni e non abbiamo mai avuto nessun problema di salute per quanto riguarda le tinture sui capelli.
Come mai non consigliate esplicitamente l’uso dell’henné?