Alimentazione e tumori: secondo la Lilt, il 35% dei casi dipende da una dieta sbagliata. E il dato è destinato a crescere. Al via dal 17 al 25 marzo una campagna di prevenzione con testimonial d’eccezione per sensibilizzare l’opinione pubblica
Il nesso tra alimentazione e tumori è più forte di quanto possiamo immaginare. Lo ricorda la Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori che fino al 25 marzo ha organizzato la Settimana Nazionale per la Prevenzione oncologica con tanti ospiti d’eccezione. Ecco di che cosa si tratta e un approfondimento sulla relazione tra alimentazione e tumori.
Alimentazione e tumori: la prevenzione inizia a tavola
«Oggi sappiamo che il 35% dei tumori è dovuto a un’alimentazione errata. È quindi decisivo, oggi più che mai, “giocare d’anticipo”: alimentarsi in modo sano, non fumare e praticare regolare attività fisica sono le prime regole per prevenire l’insorgenza di tumori».
Ad affermarlo, il Presidente Nazionale LILT Francesco Schittulli. Secondo l’organizzazione, quindi, l’alimentazione è parte integrante della nostra lotta preventiva all’insorgenza della malattia. Proprio per questo, quest’anno, a partire dal 17 marzo e fino al 25, in Italia si terranno una serie di incontri con personaggi di spicco per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento.
Come qualità e quantità degli alimenti influiscono sulla nostra salute
La grande disponibilità di cibo e la diffusione di uno stile di vita sempre più sedentario, hanno contribuito negli anni all’aumento dell’incidenza di alcune patologie degenerative, come ad esempio i tumori, le malattie ischemiche, il diabete, il gozzo, l’anemia.
In particolare, secondo l’American Institute for Cancer Research (AICR), oltre il 30% dei tumori è direttamente riconducibile all’alimentazione. Questo significa che una buona parte dei tumori potrebbe essere prevenuta a tavola, correggendo la propria dieta.
Secondo la Lilt, una dieta corretta è, ad esempio, il tradizionale modello alimentare mediterraneo, con un equilibrio tra i vari nutrienti espresso attraverso queste percentuali:
- 15% proteine;
- 60% carboidrati;
- 25% lipidi.
Senza dimenticare, inoltre, che particolari alimenti si sono rivelati importanti alleati nel combattere determinate forme di tumore. Come ad esempio le crucifere, o verdure e cereali per il cancro al colon-retto.
Gli appuntamenti della campagna di prevenzione
Come accennato, per la settimana della prevenzione oncologica sono previste numerose attività, che vedono la partecipazione di personaggi di spicco del mondo del food. Un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul rapporto tra alimentazione e tumori e muovere le persone ad adottare stili di vita più salutari.
La campagna di quest’anno si muove sotto l’hashtag #giocadanticipo. Tra i testimonial scelti dalla Lilt, Joe Bastianich, la coppia composta da Chiara Maci, una delle più famose e apprezzate food blogger italiane, e Filippo La Mantia, “oste e cuoco” siciliano. Ancora, saranno presenti agli eventi, Paolo Ruffini e l’apneista Alessia Zecchini.
Ricordiamo inoltre che i 400 centri di prevenzione e le 106 sedi provinciali Lilt sono aperte per poter effettuare visite di controllo, e in tutte le principali piazze delle città italiane si troveranno gazebo informativi.
Non solo alimentazione tra le cause…
Ma non si tratta solo di alimentazione e tumori. Una corretta prevenzione parte infatti anche dall’integrare all’interno del proprio stile di vita una costante attività fisica.
Si stima che, in Italia, ogni giorno 200 casi di tumore potrebbero essere evitati proprio grazie allo sport e al movimento. La sedentarietà, infatti, è un fattore di rischio oncologico estremamente alto e pericoloso.
Per questo, la Fondazione Insieme Contro il Cancro e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) lanciano la campagna nazionale Con il Pallone della Salute Prendiamo a Calci il Cancro. Il primo evento si è tenuto il 18 marzo scorso.
Come spiega Francesco Cognetti, presidente della Fondazione Insieme Contro il Cancro: «Numerosi studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia dello sport nell’evitare diverse neoplasie molto diffuse come quella al seno, al colon-retto o al polmone.
Non solo, i vantaggi per il benessere sono riconducibili anche in termini di minore incidenza di patologie cardio-vascolari, metaboliche e respiratorie.Tuttavia per avere effetti terapeutici sulla salute di un individuo è necessario svolgere regolarmente un po’ di moto. Attualmente solo un italiano su quattro pratica sport in maniera continuativa, mentre il 39 per cento risulta del tutto inattivo. La sedentarietà è quindi un vizio che deve essere combattuto, attraverso apposite campagne, proprio come il fumo, l’abuso di alcol, l’eccesso di peso o il seguire una dieta squilibrata».