All’ombra maestosa delle Dolomiti, prende vita un progetto unico nel suo genere: Fiemme Wellness Community, la prima comunità dedicata al benessere non solo in Italia, ma anche nelle Alpi. Questo ambizioso progetto mira a trasformare il territorio della Val di Fiemme in un modello di sviluppo sostenibile, migliorando la qualità della vita dei residenti, dei visitatori e delle imprese locali.
Il progetto, nato con una visione innovativa e lungimirante, si propone di affrontare sfide complesse legate a tre ambiti fondamentali: la salute, l’economia e la valorizzazione del territorio. I cittadini e le imprese locali diventano così protagonisti di un cambiamento culturale e sociale che punta a creare una “comunità del benessere diffuso”. Come ha sottolineato Luigi Angelini, ideatore della Fiemme Wellness Community e consulente strategico per il benessere, questa iniziativa punta a preparare il territorio per uno dei più grandi eventi sportivi del decennio: le Olimpiadi Milano Cortina 2026.
Fiemme Wellness Community non si limita a promuovere il turismo, ma vuole creare una simbiosi autentica tra le persone, il territorio e il mondo imprenditoriale, per offrire un’esperienza coerente e genuina a chiunque visiti la zona. Il progetto è stato presentato ufficialmente il 20 settembre 2024 a Cavalese, durante un incontro pubblico che ha visto la partecipazione di numerosi attori locali. L’Azienda per il Turismo Fiemme e Cembra, le imprese di successo come Pastificio Felicetti, La Sportiva, Starpool e Fiemme Tremila, e vari rappresentanti del credito e del sociale si sono uniti con l’obiettivo di definire le linee guida per il futuro.
Anche partner strategici di rilevanza nazionale hanno preso parte alla presentazione: la Provincia autonoma di Trento, rappresentata dall’assessore al turismo Roberto Failoni, l’Università di Trento con il magnifico rettore Flavio Deflorian, e il Gruppo Itas, con l’amministratore delegato Alessandro Molinari.
Secondo Angelini, l’evoluzione da “destinazione turistica” a “comunità” è essenziale per garantire che il successo ottenuto nel settore turistico non sia solo temporaneo, ma si estenda a tutti gli aspetti della vita economica e sociale della Val di Fiemme. Solo così si potrà creare un modello di benessere sostenibile, che non venda un semplice “prodotto” turistico, ma promuova uno stile di vita autentico e in armonia con la comunità locale.
Fiemme Wellness Community rappresenta una vera e propria sfida, ma anche un’opportunità senza precedenti per ridefinire il concetto di benessere, coinvolgendo tutti gli attori del territorio, e preparando il terreno per un futuro in cui salute, economia e natura possano convivere in perfetta armonia.
“In questo modo – aggiunge Paolo Gilmozzi, presidente dell’Azienda di promozione turistica Fiemme Cembra – il Wellness diventa un vero e proprio patrimonio culturale della comunità e le garantisce benessere e sviluppo nel lungo periodo. È evidente che un progetto di questa portata è, per sua natura, aperto a più interlocutori, ognuno dei quali contribuisce attraverso le proprie competenze, le persone e le risorse”.
Il report dell’European House Ambrosetti
Il percorso della Fiemme Wellness Community parte dalla fotografia della valle dolomitica, realizzata dall’European House Ambrosetti, i cui risultati (in allegato la sintesi, ndr) sono stati presentati da Emiliano Briante. Lo studio si è sviluppato attraverso le tre direzioni del progetto: salute e prevenzione, sviluppo economico sostenibile, turismo e promozione.
In tema di salute e prevenzione, lo studio Ambrosetti rileva come, a fronte dell’aumento costante dell’aspettativa di vita, emerge il problema se questi anni guadagnati sono caratterizzati da fragilità e cattiva salute a causa delle malattie croniche. “È un male per la persona – ha spiegato Briante – che vive l’ultima parte della sua vita in condizioni di bassa qualità, ma è un problema importante anche per la società, che deve sostenere il peso sociale ed economico di una spesa sanitaria in costante aumento per cure, ricoveri, interventi chirurgici, visite mediche e medicinali. Il sistema economico-produttivo si troverà a dovere investire sempre più risorse in welfare aziendale per sopperire alle difficoltà del sistema pubblico, togliendo risorse alla crescita e alla competizione sui mercati”.
Il maggior beneficiario è sicuramente il settore turistico. “La Val di Fiemme – riporta l’analisi Ambrosetti – ha un potenziale ancora sostanzialmente inespresso in 5 mesi strategici che possono essere sviluppati attraverso Wellness. L’opportunità è enorme.
Secondo il Global Wellness Institute (il più riconosciuto centro studi al mondo su questi temi) il Wellness Tourism vale 1 Trilione di dollari a livello globale oggi e salirà a 1,4 Trilioni di dollari a livello globale entro il 2027. Il turismo del benessere vale 285 Miliardi di dollari in Europa
e nel post-pandemia ha fatto segnare una crescita di oltre il 30% all’anno”.
Inoltre, sempre secondo la descrizione del Global Wellness Institute, il turista che cerca un’esperienza di Wellness in vacanza, è alla ricerca della combinazione “perfetta” tra movimento, natura, tradizioni enogastronomiche, relax e cultura. “Il mix – ha concluso Briante – garantisce alla Val di Fiemme un vantaggio competitivo, rispetto ad altri territori, da spendere proprio in quei mesi dell’anno che oggi risultano essere i più “scarichi” dal punto di vista delle presenze”.
E proprio guardando al futuro, il presidente di Apt Fiemme Cembra, Paolo Gilmozzi ha concluso i lavori rivolgendosi ai giovani: “Voi avete la consapevolezza delle opportunità che una nuova via di sviluppo economico e sociale può portare al territorio. Il nostro compito è di rendere possibile tutto questo”.