Come ogni anno, puntuale come un orologio, ecco ripresentarsi il problema delle zanzare. Le prime agiscono quasi indisturbate, perché la pausa invernale ci ha fatto quasi dimenticare la loro esistenza.
Poi, pian piano, la TV, le riviste i giornali ricominceranno ad abituarci con pubblicità di repellenti, emollienti e strumenti di varia complessità tecnologica e chimica. Il culmine si raggiungerà in estate, quando – dopo alcune notti insonni – cominceranno a comparire gli avvisi: “Il giorno 3 Agosto ci sarà la DISINFESTAZIONE anti-zanzare notturna”.
Di quali prodotti vengano utilizzato, dei costi economici, dei rischi per la salute non è sempre spiegato adeguatamente: “Chiudete le finestre, tenete cani e gatti in casa”.
E’ facile essere “CONTRO” i pesticidi, ma bisogna trovare una alternativa! Il problema sembra avere almeno 100 alternative, a giudicare dal numero di soluzioni proposte nei siti web di ogni lingua, dei video disponibili su YouTube e dei prodotti commerciali che si propongono come definitivi.
Le soluzioni più immediate, diverse dagli insetticidi, vengono definite “trappole”:
- sistemi a CO2: ne esistono di variamente complessi: che simulano il respiro umano ed intrappolano le zanzare prima che pungano
- ovitrappole: attirano le zanzare che hanno già punto, invitandole a deporre le uova in modo che le zanzare adulte non possano uscire e pungere nuovamente
Qui tratteremo questo ultimo tipo: una ovitrappola a costo pressoché nullo, che funziona anche per la “zanzara tigre”.L’amore per il riuso e la facilità di realizzazione, ne fanno uno dei modelli più diffusi nel sottobosco di internet ed i video che la descrivono risultano prevalentemente di origine sudamericana: probabilmente per la lotta alla pericolosa specie portatrice della “dengue”.
Per realizzarla è sufficiente disporre di:
- una bottiglia in plastica usata
- un poco di tulle (retìna) da bomboniere
- forbici
- nastro da pacchi
1 – Tagliamo la bottiglia in modo da ottenere un cono. Prendere la misura in modo che il cono sia rialzato dal fondo di almeno un dito o due.
2 – Riduciamo un po’ l’altezza (è importante che non sia eccessivamente bassa). Conviene tagliare un po’ alla volta e poi riprendere la misura con il cono rovesciato.
3 – Estraiamo il collarino di sigillo.
4 – Sistemiamo il tulle in modo che sia tenuto fermo dal collarino.
5 – Ritagliamo il tulle in modo che anche l’estetica sia quella giusta.
6 – Appoggiamo il cono rovesciato.
7 – Nastriamo il tutto in modo che risulti ben fissato. Non è importante che non esca l’acqua, è necessario che non escano le zanzare..
Assemblata in circa 5 minuti, funziona con normale acqua, ha una durata stimata che è quella del tulle e della bottiglia di plastica: parecchio tempo.
Il naturale complemento di una ovitrappola può essere rappresentato da una Bat-Box per ospitare i pipistrelli.
Come funziona
L’acqua, una volta diventata “stagnante” attira le zanzare femmine a deporre le uova.
Le zanzare femmina deporranno le uova sul filo dell’acqua. Le uova deposte scenderanno al di sotto della retina. Le larve cercheranno alimentazione all’interno dell’acqua stagnante, e diventeranno più grandi. A causa della nuova dimensione, le larve e gli adulti non riusciranno a superare la retina . Quelle che la superano non riusciranno più ad alimentarsi e potranno comunque essere versate in un posto secco.
Le uova attraversano la retina e le larve ricercano alimentazione dall’acqua stagnante, sul fondo della trappola. La retina costituirà la barriera che eviterà l’uscita dei nuovi adulti, eliminando generazioni di zanzare.
Il posizionamento più favorevole è quello in posti ombreggiati e riparati da piante a foglia larga.
Manutenzione
La retina deve essere al suo posto ben fissata dal collarino, libera e non ostruita.
E’ sufficiente agitare l’acqua contenuta all’interno della trappola; l’acqua evapora ed attira le zanzare. Versare l’acqua in modo che sia ben al di sopra della retina: se l’acqua piovana la riempie, funziona benissimo lo stesso.
tratto da formazione.ilcambiamento.it
Non ho capito bene come costruire la trappola per zanzare, ci sono dei passaggi che proprio non capisco. Dove si mete il cono, all’ingiù sulla base della bottiglia ? E la retina si mette al posto del tappo ?
Ho semplicemente aggiunto il tuo feed all’RSS Reader… continuo a seguirvi, Grazie!
Non mi capita mai di fare commenti sui blog che leggo, ma in questo caso faccio un’eccezione, perche’ il blog merita davvero e voglio scriverlo a chiare lettere.
Non ho capito assolutamente niente.
Un disegnino no?
un’immagine è meglio di 1000 parole.