Le feste natalizie, e non solo, sono periodi spesso collegati a grandi abbuffate, pance gonfie, chiletti di troppo. Va da sé che, per sentirci meglio, può essere utile prendersi una piccola pausa depurativa tra un cenone e un altro e pensare a un possibile aiuto per riprendere la nostra forma dopo.
In tal senso uno dei rimedi naturali che più può fare al caso nostro è la tisana al finocchio.
Drenante, disintossicante e depurativa la tisana al finocchio aiuta a togliersi di dosso il senso di pesantezza e il gonfiore spesso collegati a una cattiva digestione e alle grandi abbuffate. Berla comporta molti vantaggi: è infatti un toccasana per difficoltà digestive, alitosi, ritenzione idrica e problemi gastrointestinali.
Il rimedio si prepara dall’infusione dei semi, che rappresentano i frutti della pianta. In particolare, i benefici di questa tisana sono legati alla sua:
- azione carminativa, che riduce la formazione di aria nello stomaco e ne favorisce l’espulsione, calmando anche i dolori collegati;
- azione stimolante del processo digestivo;
- azione rilassante che interviene sulla muscolatura liscia addominale in generale.
La tisana al finocchio viene utilizzata anche per rompere i calcoli renali e, allo stesso tempo, aumentare i processi di disintossicazione organica.
Controindicazioni
Come ogni rimedio naturale, anche la tisana al finocchio necessita di qualche raccomandazione e limitazione d’uso. In caso di gravidanza, allattamento e bambini piccoli è infatti sconsigliato affidarsi al fai da te.
I pazienti che sono sotto farmaci antibiotici devono evitare di consumare questa bevanda, che potrebbe ridurne l’effetto.
Inoltre, da qualche tempo ormai, si sconsiglia l’abuso della tisana al finocchio, a causa del suo contenuto di estragolo. Una sostanza considerata pericolosa per la salute. Naturalmente, non è necessario creare allarmismi: è sufficiente avere la consapevolezza di non abusare nemmeno dei prodotti della natura.
L’estragolo è una sostanza considerata cancerogena. Con questo, però, non è corretto dire che anche la tisana al finocchio lo sia. Il dottor Fabio Firenzuoli, Direttore del Centro di Medicina Naturale dell’Ospedale S. Giuseppe di Empoli, spiega a La Stampa: “Questo nell’uomo non è mai stato dimostrato. Non solo, ma ora sappiamo anche perché non è vero: gli studiosi hanno fin ora dimenticato che nessuno si somministra l’estragolo in vena o nel peritoneo, cosa che provocherebbe certamente dei grossi guai! La ricerca invece ha recentemente dimostrato che il basilico (pianta che contiene anch’essa estragolo ndr) che mangiamo in realtà contiene la nevadensina, una sostanza che impedisce l’attivazione dell’estragolo. Non solo: contiene anche sostanze ad attività anticancerogena. Quindi quale rischio? Le tisane a base di finocchio invece, per le quali pure non è mai stato dimostrato alcun rischio, contengono antiossidanti e anticancerogeni (anetolo e flavonoidi) 100 volte più dell’estragolo, che peraltro viene metabolizzato in percentuali infinitesimali”.
Le piante infatti non sono costituite da un’unica sostanza, ma da una miscela sapientemente composta.
Nessun allarmismo quindi, anche perché le dosi normalmente utilizzate rendono improbabile che l’estragolo dia problemi. L’indicazione corretta è, soprattutto in gravidanza e allattamento e in caso di bambini piccoli: mai usare il “fai da te”.
Tisana depurativa per le abbuffate di Natale
Tornando alla necessità di depurarsi durante e dopo le abbuffate di Natale, ecco la ricetta di un’ottima tisana fatta di finocchietto e tante altre erbe aromatiche depurative.
Gli ingredienti sono:
- finocchietto 50gr
- menta 10 gr
- limone 15 gr
- timo 10 gr
- rosmarino 10 gr
- equisteto 10 gr
Preparate la miscela. Poi, prendete due cucchiaini per tazza e lasciate in infusione in acqua bollente per 10 minuti. Filtrate e bevete per liberarvi del gonfiore e sentire la vostra pancia più leggera!
Al link trovate le ricette di altre tisane utili a depurarvi durante le feste: https://www.ambientebio.it/5-tisane-per-depurarsi-dopo-le-feste/
(Foto in evidenza: static.rifgarden; foto interna: upload.wikimedia)