Il riciclo creativo della tribù Daasanach
Il riciclo e il riuso rappresentano un credo, una cultura, il nostro modo di pensare legato al presente e al futuro. I paesi ricchi hanno una maggiore responsabilità per il riciclaggio e il recupero dei materiali, visto che consumano più risorse, il loro deve essere un impegno, un segno di rispetto per l’ambiente e le generazioni future.
Un dovere fondamentale che noi abbiamo. Questo non implica comunque che i Paesi più poveri non devono essere informati, non devono essere aiutati nella pratica del riciclo. Un esempio arriva da Omorate una città dell’Etiopia, dove vive una tribù i Daasanach che applica il riciclo e il riuso in modo creativo.
I Daasanach sono dediti principalmente a pastorizia e agricoltura; coltivano sorgo, granturco, zucche e piselli quando l’Omo e il suo delta ricevono le piene. Altrimenti sfruttano capre e mucche per ottenere latte e che vengono macellate durante la stagione secca per la carne e per le pelli, oltre che per le doti da pagare alla famiglia della sposa. Questa tribù è nota per le spettacolari acconciature, ed ecco che qui entra in campo il legame con il riciclo e riuso.
Per sviluppare le loro acconciature originali hanno la necessità di alcuni elementi. Negli ultimi anni raccogliendo tappi di bottiglie, hanno creato delle acconciature elaborate e molto particolari.
Il fotografo Eric Lafforgue ha preparato un book fotografico con le immagini più significative delle loro creazioni.
Così il riciclaggio diventa universale, importante è la capacità di poter dare nuova vita ad oggetti che ormai hanno apparentemente concluso il loro principale utilizzo.