Semi di sesamo nero per ridurre significativamente i problemi di pressione sanguigna in uomini e donne. Sono queste le conclusioni a cui è pervenuta la ricerca condotta dalla Mahidol University della Thailandia.
La ricerca ha preso in considerazione le risposte fornite da 22 donne e 8 uomini, con un’età media di 50 anni. I volontari erano considerati in una fase “pre-ipertensiva”, visto che valori della loro pressione arteriosa erano alti ma non abbastanza per la prescrizione dei farmaci tradizionali.
I valori della pressione del sangue sono stati registrati prima e dopo la conclusione dello studio che ha avuto una durata di quattro settimane. Durante questo periodo di tempo, i pazienti non hanno assunto né farmaci, né integratori alimentari, per evitare di alterare i risultati.
I ricercatori hanno diviso i volontari in due gruppi: al primo sono state date sei capsule di placebo al giorno; al secondo sei capsule da 420 mg di farina di semi di sesamo nero.
Dal monitoraggio dei valori dei pazienti è risultato che la farina di semi di sesamo diminuiva in modo significativo la pressione arteriosa del gruppo trattato. Non solo, il gruppo presentava anche livelli più bassi di malondialdeide(MDA), un marcatore dello stress ossidativo, e un aumento dei livelli nel sangue di vitamina E.
L’MDA è un indicatore della quantità di perossidazione lipidica che avviene all’interno del flusso sanguigno. Secondo altri studi, la perossidazione lipidica è legata al danno dei vasi sanguigni che avviene nell’aterosclerosi e all’ossidazione causata dai radicali liberi.
Viceversa, alti livelli di vitamina E sono in genere collegati a una minore perossidazione lipidica, visto che questa vitamina è un potente antiossidante. E il sesamo nero contiene tocoferoli e antiossidanti.
Dalle analisi effettuate dai ricercatori sulla farina di semi di sesamo nero, è risultato che questo prodotto contiene 105 microgrammi per grammo di tocoferoli.
I costituenti principali dei semi di sesamo nero sono: lignani (sesamolina e sesamolo), acidi grassi a lunga catena (oleico, linoleico, palmitico, stearico), lecitina, steroli, proteine, vitamine (E, B1, B2), minerali (calcio, fosforo, ferro, magnesio, rame), aminoacidi. Questi forniscono all’alimento incredibili proprietà antiossidanti, emollienti ed energizzanti.
I semi di sesamo neri e bianchi sono due diverse varietà della stessa specie del Sesamum Indicum, coltivato soprattutto nel Sudest asiatico.
Ma anche i semi di sesamo bianco, che prevalgono invece nei Paesi Occidentali, sono curativi come quelli di sesamo nero?
Abbiamo già visto come questo alimento sia stato dichiarato utile a combattere il dolore derivante dall’osteoartrite al ginocchio.
Secondo una ricerca condotta nel 2005 dalla Memorial University di Newfoundland i semi di sesamo bianco non avrebbero la stessa capacità antiossidante dei semi di sesamo neri. Il test condotto dai ricercatori ha infatti evidenziato che i semi neri sono circa quindici volte più potenti dei semi bianchi. Una cosa che ha senso anche in base alla diversa pigmentazione esistente tra i due alimenti: in genere cibi con maggiore pigmentazione hanno anche una maggiore capacità antiossidante.
Per quanto riguarda i livelli lipidici derivanti dall’inibizione della perossidazione, l’azione fornita dai due semi risultava invece più simile, anche se continuava a prevalere la qualità nera.
Ciò significa che i semi di sesamo bianco hanno una significativa capacità di inibire l’ossidazione delle LDL, ma semplicemente non tanto quanto fanno i semi neri.
Se volete approfondire le proprietà dei semi di sesamo (bianchi e neri) e una ricetta per creare un tè curativo, potete leggere l’articolo: https://www.ambientebio.it/proprieta-del-sesamo/
(Foto in evidenza: cdn.shopify.com; foto interna: gaiahealthblog.com)