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L’eccessiva sedentarietà rappresenta un grave rischio per la salute, perché è spesso collegata a malattie circolatorie, diabete e cancro. Ecco come rimediare.
Secondo alcuni studi, la sedentarietà uccide addirittura più dell’obesità. Lo hanno dimostrato i ricercatori dell’Università di Cambridge, che hanno analizzato lo stato di salute di più di 300mila europei, per un periodo di 12 anni. Secondo i ricercatori, ogni anno vengono registrati 676mila decessi legati all’inattività fisica, ‘contro’ i 337mila collegati al peso in eccesso.
È ormai risaputo che la sedentarietà è collegata a malattie circolatorie, diabete e cancro. Gli italiani, tra l’altro, sarebbero tra i più sedentari d’Europa: il 60% dichiara di non fare mai sport o attività fisica. La media europea è del 42%.
La buona notizia è che dedicare almeno 20 minuti al giorno ad attività a bassa intensità e ginnastica dolce, aiuta a ridurre i rischi di mortalità del 7,5%.
L’obiezione la conosciamo: chi ha il tempo? È vero, a volte è difficile trovare anche solo 20 minuti da dedicare a se stessi. Ma dobbiamo almeno provarci!
Tre minuti ogni mezz’ora
Per combattere la sedentarietà, è evidente, dobbiamo muoverci di più. Tra le ‘ricette’ più in voga, ci sono dei piccoli esercizi da fare molto spesso durante la giornata. Sono attività che si possono svolgere anche da seduti. Bastano 3 minuti ogni mezz’ora: a dirlo è una ricerca australiana pubblicata su Diabetes Care.
180 secondi preziosi, che aiuterebbero anche a tenere sotto controllo i valori della glicemia e a migliorare la risposta metabolica dell’organismo. Elementi importanti, soprattutto per chi soffre di diabete di tipo 2. Per un totale di 8 ore di lavoro, si dovrebbe arrivare a 48 minuti totali di attività. Niente male! Ancora meglio, se riusciamo ad andare a lavoro a piedi, almeno per un tratto.
Quali sono le attività consigliate? Due, essenzialmente. Una piccola passeggiata, anche all’interno dello stesso ufficio. Oppure degli esercizi mirati: contrazione dei glutei, piccoli piegamenti, camminare sugli avampiedi.
È un’attività importante anche per chi già pratica sport al di fuori dell’ufficio.
Ma torniamo allo studio australiano. I ricercatori hanno diviso in tre gruppi 24 adulti non attivi, diabetici, con età media di 62 anni. Al primo gruppo hanno chiesto di restare seduti e fermi per 8 ore consecutive. Al secondo gruppo di alternare una camminata di tre minuti ogni mezz’ora di sedentarietà. All’ultimo gruppo, infine, sono stati chiesti tre minuti di esercizi: mezzi piegamenti su gambe o braccia, contrazione dei glutei.
Com’era prevedibile, nei gruppi più ‘attivi’ sono state registrate delle riduzioni medie nella glicemia pari al 39%. Anche l’insulina è andata giù, mediamente del 36/37%.
Gesti semplici
Sono tanti, poi, i consigli per muoversi un po’ di più. Basta partire dai gesti più semplici. Parcheggiare il più lontano possibile. Scendere una o due fermate prima dall’autobus o dalla metropolitana e completare il tragitto a piedi. Fare le scale invece di usare l’ascensore. Il nostro corpo è una macchina designata per muoversi: sfruttiamo questa potenzialità.
Per ridare elasticità ai tessuti e recuperare lucidità mentale e serenità, è possibile anche eseguire dei piccoli esercizi di yoga alla scrivania. Al link ne trovate cinque.
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