Batteri Antibiotico-Resistenti nel pollo di Lidl: inchiesta rivela preoccupazioni sulla sicurezza alimentare.
Metà dei campioni di pollo prelevati da punti vendita Lidl in Europa, inclusi quelli in Italia, contiene batteri antibiotico-resistenti. Questa preoccupante rivelazione emerge dall’ultima inchiesta condotta da Essere Animali, in collaborazione con Fondazione Albert Schweitzer (Germania), Observatorio de Bienestar Animal (Spagna), Open Cages (Regno Unito) e Otwarte Klatki (Polonia).
Dettagli dell’Inchiesta
Le cinque associazioni hanno acquistato un totale di 142 prodotti a marchio Lidl in 22 discount della catena, situati in Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Polonia. In Italia, Essere Animali ha comprato 24 confezioni di carne fresca di pollo (sei di cosce, quattro di sovracosce, due di fusi e sei di petto) in quattro punti vendita di Roma, Firenze e Milano.
Metodologia dell’Inchiesta
Dopo l’acquisto, la carne è stata conservata in borse frigo e trasportata in laboratorio con mezzi refrigerati, per mantenere la catena del freddo. I test microbiologici si sono concentrati su due aspetti cruciali: la presenza di batteri antibiotico-resistenti e di batteri associati alle più importanti infezioni di origine alimentare.
Risultati Allarmanti
I risultati dell’inchiesta sono preoccupanti: metà dei campioni analizzati contiene batteri resistenti agli antibiotici. Questo rappresenta un grave rischio per la salute pubblica, poiché l’antibiotico-resistenza rende difficile il trattamento delle infezioni alimentari, aumentando il rischio di complicazioni gravi.
Implicazioni per i Consumatori
Questa scoperta solleva serie preoccupazioni sulla sicurezza alimentare dei prodotti Lidl e sulla necessità di implementare misure più rigide per garantire che la carne venduta sia sicura per il consumo. I batteri antibiotico-resistenti possono causare infezioni difficili da trattare, rendendo essenziale il monitoraggio e il controllo della qualità dei prodotti alimentari.
Azioni Necessarie
Essere Animali e le altre associazioni coinvolte nell’inchiesta chiedono a Lidl di adottare misure urgenti per migliorare la sicurezza dei propri prodotti. Questo include l’implementazione di pratiche agricole migliori, la riduzione dell’uso di antibiotici negli allevamenti e un controllo più rigoroso della qualità della carne venduta nei propri punti vendita.
Conclusione
La presenza di batteri antibiotico-resistenti nel pollo venduto da Lidl è un problema serio che richiede una risposta immediata. I consumatori devono essere protetti da rischi alimentari e le aziende devono garantire che i loro prodotti rispettino gli standard di sicurezza più elevati. Essere Animali continuerà a monitorare la situazione e a spingere per un miglioramento delle condizioni negli allevamenti e nella vendita al dettaglio.