Dolori intercostali: come riconoscerli e non avere paura di un infarto

I dolori intercostali possono avere cause diverse e coinvolgere più di un organo. Ecco una mini guida per capirne di più, imparare a riconoscerli e a trovare le cure più efficaci.

Questo tipo di dolori rendono difficile la vita di chi ne è affetto. Fitte e crampi sotto la gabbia toracica possono avere cause diverse e coinvolgere più di un organo. Spesso chi ne è vittima, ha paura di riconoscere i sintomi di un infarto. Per evitare inutili allarmismi e capire qual è la natura dei dolori intercostali è sufficiente avere qualche informazione in più.

Dolori intercostali: perché si scatenano

Li abbiamo provati tutti, almeno una volta nella nostra vita. Spesso a seguito di un allenamento, un po’ più intenso del solito, o per l’esposizione a un freddo eccessivo.

I dolori intercostali sono fitte che interessano una zona molto ampia del corpo e per questo possono essere legati a diverse patologie. In genere, a causarli possono essere ansia e stress, colpi di freddo, strappi o stiramenti muscolari.

Inoltre, altri fattori possono contribuire a provocarli, come disturbi polmonari, reflusso ulcerino, calcoli o problemi gastrici. E infine, problemi ossei, dolori infiammatori nel caso di crampi o fratture.

Quando parliamo di queste problematiche, dobbiamo sempre ricordarci che possono dipendere da:

Patologie dei polmoni

I dolori ad esempio causati da una pleurite, cioè un’infiammazione della pleura, possono peggiorare con l’inspirazione. Oppure le fitte possono essere scatenate da un pneumotorace acuto, che consiste nell’accumulo di aria nel cavo pleurico, e da un’embolia polmonare. Attraverso un’indagine radiologica toracica possiamo escludere queste tre patologie.

Disturbi gastrici

L’altro apparato che può dare fitte intercostali, generalmente localizzate nella zona centrale, è quello gastroesofageo. Ciò è abbastanza tipico negli individui che soffrono di reflusso gastroesofageo, gastrite o ulcera duodenale. Di solito questi dolori sono accompagnati anche da rigurgiti, peso sullo stomaco e gonfiore addominale. Se il medico sospetta una patologia di questo tipo, può consigliare una gastroscopia.

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Gabbia toracica: i dolori intercostali possono avere un numero di cause molto alto

Disturbi osteo-articolari e muscolari

Chi soffre di scoliosi o di disturbi posturali è soggetto a fitte lungo l’arcata costale. In altri casi i dolori tra una costa e l’altro scaturiscono da fratture (da trauma o spontanee) o da contratture muscolari.

Patologie cardiache

Solitamente in presenza di fitte intercostali si tende subito a pensare all’infarto. In realtà il dolore provocato dall’attacco cardiaco non è intercostale trafittivo ma è oppressivo (come un piede che schiaccia lo sterno). Infarto a parte, questa sensazione dolorosa, specialmente se ha sede a sinistra, può essere indice di pericardite, cioè l’infiammazione della membrana che avvolge il cuore.

Nevrite

E’ una infiammazione dei nervi, che spesso ha origine da un’infezione da herpes zoster ed è accompagnata da manifestazioni cutanee. In questi casi vengono somministrati degli antidolorifici, coadiuvati con vitamina B12 e acido folico.

Come distinguerli da un infarto

Arriva una fitta intensa al lato sinistro del corpo o allo sterno e subito pensiamo al peggio: è un infarto! Invece la causa potrebbe essere meno grave del previsto e riguardare uno dei sintomi dei dolori intercostali.

Il dolore in questi casi potrebbe essere legato a crampi nel diaframma (specie se se nel bel mezzo di un allenamento o di uno sforzo fisico). Oppure da troppo cibo nell’intestino, dovuto a una cattiva e lenta digestione.

Anche se è buon abitudine recarsi da un medico se le fitte persistono, i dolori intercostali si manifestano diversamente dal principio di infarto. Mentre le fitte intercostali si localizzano in genere in un solo punto, il dolore di un attacco cardiaco si dirama al braccio sinistro fino a spingersi anche al collo e al viso.

dolori intercostali
Fitte al seno: fanno parte della categoria dei dolori intercostali

Dolori intercostali o dolore allo sterno: esami e terapie

In genere per risalire alla causa scatenante dei dolori intercostali i medici consigliano di analizzare le fitte attraverso una serie di esami strumentali. Quelli più comuni sono la radiografica del torace, la TAC, la risonanza magnetica nucleare, la scintigrafia ossea e infine l’elettrocardiogramma. Da questi esami si può poi iniziare una cura, che sarà diversa a secondo della natura del problema. Di solito escludendo le cause più gravi, come la presenza di tumori, in genere bastano riposo, infiammatori, analgesici e ghiaccio, per tornare in forma e “dimenticare” fitte e dolori.

Dolori intercostali o fitte al cuore: rimedi naturali

Quando siamo colpiti da dolori intercostali durante un allenamento è buona abitudine fermarsi, fare degli esercizi di respirazione e aspettare che il dolore si plachi. Sempre in questi casi, possiamo portare la mano chiusa sotto la gabbia toracica e spingerla girando il braccio. Questo può essere un rimedio utile specie nel caso di crampi. Altri rimedi possono essere poi utilizzati nel caso di dolori intercostali che sopraggiungono per un colpo di freddo. In questo caso basterà mettere la zona al riparo, con vestiti di lana, oppure coprirla con una borsa di acqua calda.

articolo aggiornato il giorno 25/10/2020

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