Molti conoscono la fitoterapia, pochi, invece, sanno dell’esistenza della gemmoterapia. La gemmoterapia consiste nell’utilizzo delle gemme delle piante, un concentrato di sostanze nutritive, per curare e prevenire diversi disturbi che interessano il nostro organismo.
Per poter essere utilizzate, le gemme vengono raccolte in primavera, nel periodo più importante del loro sviluppo, quando contengono il quantitativo maggiore di sostanze ed energia.
Le gemme vengono ripulite e fatte macerare per tre settimane in una miscela di glicerolo e alcol, in modo da trasferire tutte le loro proprietà nella soluzione. Trascorso il tempo di macerazione, il liquido ottenuto viene filtrato, lasciato riposare 48 ore e nuovamente filtrato, per ottenere il macerato glicerico. Prima di poter essere utilizzata, la soluzione viene lavorata ulteriormente e conservata in flaconi dotati di contagocce.
Ciò che rende diversa la gemmoterapia da tutti gli altri rimedi fitoterapici in genere adoperati è il fatto che all’interno delle gemme è presente tutta l’informazione genetica utile allo sviluppo e alla crescita della pianta: vitamine, minerali, principi attivi che spariscono una volta che la pianta si è sviluppata.
Le gemme racchiudono le proprietà della complessità della pianta dalla quale sono ricavate. Ad esempio, le gemme del tiglio hanno sia proprietà rilassanti, racchiuse in genere nei fiori, che depurative, concentrate invece nella corteccia.
Il potere della gemmoterapia è soprattutto quello di stimolare l’organismo nel processo di depurazione e disintossicazione.
Sono inoltre un toccasana per prevenire le malattie stagionali e curare il raffreddore.
Altri gemmoderivati sono utili a trattare i problemi dell’intestino, è il caso ad esempio del ficus carica, utile in caso di bruciore di stomaco.
In linea generale, ogni gemmoderivato possiede delle proprietà specifiche, utili a trattare determinati disturbi e ricollegabili alle proprietà delle piante da cui è ricavato. Ecco alcuni esempi:
- ABIES PECTINATA (Abete bianco) è indicato in caso di tonsillite, tracheite, spesso anche nel trattamento delle turbe primarie e secondarie della crescita e sembra sia utile per fissare il calcio nelle ossa.
- AESCULUS HIPPOCASTANUM (Ippocastano): contro la congestione venosa, emorroidi, problemi alle varici.
- ALNUS GLUTINOSA (Ontano): ha proprietà antinfiammatorie e antitrombotiche.
- BETULA PUBESCENS (Betulla): è un tonico generale, utile anche per combattere il colesterolo cattivo.
- CITRUS LIMONUM (Limone): contro le emicranie e le cefalee.
- FICUS CARICA (Fico): per trattare le ulcere gastriche, la gastrite, colon irritabile, normalizza la secrezione del succo gastrico ed esercita un’azione cicatrizzante sulla mucosa.
Questi sono solo alcuni dei rimedi appartenenti alla gemmoterapia, che sono in realtà tantissimi.
Ma come si utilizzano?
In genere, trattandosi di soluzioni idroalcoliche, i gemmoterapici si assumono in gocce, di solito 50, due volte al giorno, in base al trattamento descritto dal vostro naturopata o erborista di fiducia. Spesso si consiglia di effettuare dei cicli naturopatici di tre settimane di trattamento, con una di fermo, da ripetere all’occorrenza per due o tre mesi. Si assumono solitamente mezz’ora prima dei pasti diluiti in poca acqua.
Si trovano in erboristeria i più comuni gemmoterapici come ad esempio ficus carica, mirtillo rosso, ribes nigrum, ippocastano. Se non ci sono si possono anche ordinare.
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