In cosa consiste la secchezza oculare causata da troppe ore al pc e come rimediare a uno dei disturbi più comuni degli ultimi anni in modo naturale.
Quante volte, dopo aver lavorato troppe ore al computer, avete iniziato ad avvertire fastidi alla vista e secchezza oculare?
Ormai la secchezza oculare è uno dei disturbi che si stanno diffondendo maggiormente nella nostra società, a causa dei lavori che costringono le persone a stare sedute per ore davanti a uno schermo.
Cosa causa la secchezza oculare
Quella dell’occhio secco è una condizione patologica in cui la superficie oculare non è sufficientemente lubrificata e protetta dal “film lacrimale”. Solo in una parte dei casi questa condizione è dovuta alla scarsa produzione di lacrime. Più comune, invece, è che sia causata da un’alterazione della qualità lacrimale e delle cellule presenti sulla superficie oculare, prodotta da farmaci, uso del computer e inquinamento.
È una condizione che non necessariamente crea gravi complicazioni, ma può essere molto fastidiosa.
I sintomi della secchezza oculare
Secondo una ricerca condotta dall’Università Keio, e pubblicata su Jama Ophthalmology, le persone che lavorano davanti al pc tutto il giorno tendono ad aprire gli occhi di più, ma a sbattere le palpebre con meno frequenza. Questo porterebbe a una riduzione delle lacrime e a una maggiore secchezza oculare che può arrivare anche ad offuscare la vista.
I sintomi più diffusi collegati a questa problematica sono:
- prurito o bruciore
- rossore
- irritazione
- occhi privi di vitalità.
Anche la qualità dell’illuminazione dell’ambiente può influenzare questo fenomeno: se inadatta, infatti, può portare l’occhio a un maggiore sforzo visivo, promuovendo la sensibilizzazione della parte.
Come rimediare alla secchezza oculare
Per attenuare i disagi che derivano da questa condizione, chi ne soffre dovrebbe seguire una serie di regole di igiene quotidiana e stile di vita, molto importanti. Eccone alcune:
- corretta igiene della superficie delle palpebre, per ridurre i fenomeni di infiammazione cronica;
- bere molti liquidi per garantire il corretto grado di idratazione di occhi e organismo in generale;
- evitare di applicare cosmetici nell’area vicina all’occhio: possono compromettere il già delicato equilibrio;
- assicurarsi la corretta umidificazione e ossigenazione degli ambienti in cui si lavora.
Inoltre, si può ricorrere a una serie di rimedi naturali che possono attenuare i fastidi al momento. Tra i più diffusi troviamo:
- impacchi di acqua calda e camomilla da applicare sugli occhi, più volte al giorno, con l’aiuto di una garza sterile;
- foglie di ricino, da usare per preparare un decotto. Basta far bollire l’acqua con alcune foglie di ricino. Lasciate raffreddare e applicate il liquido, con l’aiuto di batuffoli di cotone, tamponandolo sugli occhi;
- colliri a base di erbe lenitive, come la camomilla o la malva;
- omega 3: sembra che inserire nella propria dieta cibi ricchi di omega 3, come frutta secca, sesamo, semi o olio di lino, contribuisca a ridurre la secchezza oculare;
- cetriolo, da applicare fresco, tagliato a fettine, sugli occhi, in modo da fornire umidità e ridurre la secchezza.
Chi passa molte ore al computer dovrebbe inoltre ricordare di prevedere delle pause periodiche, per esempio di 5-10 minuti ogni 1-2 ore, evitando di indossare le lenti a contatto per troppo tempo.
I rimedi naturali, ovviamente, sono utili se la secchezza è lieve. Se la patologia progredisce e diventa più acuta, invece, sarà necessario contattare uno specialista per risolvere il problema.
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(Foto interne: njtopdocs.com; blu.stb.s)