Siamo nella prima oasi naturale della Campania: quella dei laghi Nabi, sul Litorale Domizio, in provincia di Caserta. E’ qui che sorge la pista ciclabile luminescente più lunga del mondo.
Con i suoi 1,5 km di lunghezza, questo scintillante sentiero conquista il privilegio d’essere il più lungo de pianeta.
Percorso di sera, in sella ad una bici, sembra quasi catapultarci in un quadro di qualche pittore impressionista, conquistandoci con i suoi sorprendenti giochi di luce che danno vita ad una tavolozza di colori davvero suggestiva.
Indice dei contenuti
Un mix di bioarchitettura e ecosostenibilità
Questo capolavoro della bioarchitettura è il frutto dell’ingegno di un’azienda italiana, Lucedentro, produttrice di illuminazioni fotoluminescenti ed è costituita da 400 mila sassolini, di 8-15 millimetri di diametro.
Si tratta di aggregati di vetro borosilicato di recupero, lavorati con fosfori evoluti con l’aggiunta di terre rare come l’europio e il disprosio. Il meccanismo è semplice: tali materiali sono in grado di raccogliere la luce solare durante il giorno, restituendola dopo il tramonto, dando vita, per circa 8 ore, ad un percorso luccicante dai toni verdi e azzurri.
Parliamo, dunque, di un progetto ecostenibile di economia circolare, con un sistema di illuminazione autosufficiente, all’insegna del risparmio energetico e del rispetto della biodiversità.
LEGGI ANCHE:
La pista ciclabile più bella del mondo sul Lago di Garda
La pista ciclabile luminescente più lunga del mondo è perfettamente integrata con l’ambiente circostante
Il progetto è perfettamente integrato col fascino altamente suggestivo dei laghi Nabi, conservandone e valorizzandone la loro memoria storica e l’architettura industriale del territorio, con le sue tende e lodge removibili del Glamping che galleggiano sui laghi, fondendosi con l’ambiente circostante.
La pista ciclabile luminescente più lunga del mondo si ispira alla Van Gogh-Roosegarde Cycle Path di Nuenen dove Daan Roosegaarde e lo studio Roosegaarde, in collaborazione con la Heijmans Infrastructure, hanno voluto ricreare l’atmosfera del quadro “Notte stellata” del pittore olandese Van Gogh.
Ottimo mix tra sostenibilità ambientale, soluzioni tecnologiche all’avanguardia e comunicazione nell’era di Internet, la pista si inserisce in un progetto di recupero molto ampio che riguarda l’intera zona delle ex cave di sabbia del litorale Domizio e ha portato alla creazione della prima oasi naturale della Regione Campania. Qui le vecchie costruzioni industriali sono state ripensate in chiave ecosostenibile e le strutture ricettive non deturpano minimamente quest’angolo meraviglioso del Sud Italia.