Tipico frutto dell’estate, la pesca è alimento ricco di benefici, utili per mantenere in salute il nostro corpo. È un frutto, inoltre, che, anche se sottoposto a trattamenti naturali di conservazione, è in grado di mantenere buona parte delle sue proprietà, dandoci la possibilità di usufruirne per buona parte dell’anno.
Il pesco è originario della Cina, dove proprio per le sue qualità era definito “frutto dell’immortalità”. Quando arrivò in Europa fu in un primo tempo apprezzato solo come pianta medicinale, perché i suoi frutti erano considerati tossici. Del resto, la mandorla presente nel nocciolo della pesca contiene l’amigdalina, uno dei glicosidi cianogenetici più diffusi, capaci di liberare acido cianidrico, estremamente velenoso. L’amigdalina è infatti responsabile della tossicità delle foglie e dei semi di molte piante appartenenti alla famiglia delle Rosacee.
La pesca è nota soprattutto per il suo quantitativo di vitamine A, B1, B2, C e PP e di oligoelementi come fosforo, potassio, magnesio, zolfo, ferro e manganese. Questi elementi sono localizzati nella polpa, vicino alla buccia. Per questo converrebbe mangiare i frutti senza sbucciarli, ovviamente dopo averli lavati bene ed essersi accertati che non siano stati trattati chimicamente.
I frutti possono essere divisi in alcune varietà principali: le pesche gialle, quelle più comuni, dalla polpa molto succosa e profumata e dotate di una leggera peluria sulla buccia; le pesche bianche con la polpa più chiara, filamentosa; le pesche nettarine, che hanno una buccia liscia e la polpa è generalmente gialla e più soda e le pesche percoche, la cui polpa è così consistente che si mantiene tale per lungo tempo ed è quindi utilizzata maggiormente nell’industria conserviera.
La pesca contiene al suo interno un acido molto simile all’acido citrico, utile a eliminare le tossine dal nostro organismo e valido supporto contro i problemi digestivi e i disturbi della circolazione.
Vediamo adesso alcune delle più importanti proprietà di questo frutto.
È lassativa e diuretica
Supportando le funzioni di reni e intestino, la pesca favorisce la depurazione del corpo. Consumarla regolarmente è un ottimo rimedio per chi soffre di problemi di stipsi, ma anche per chi lamenta un’insufficienza renale. Si consiglia, per aiutare la corretta attività intestinale, di consumarla la mattina, cotta a vapore, a digiuno.
Ottima per la pelle
Grazie ai suoi costituenti, questo frutto è un ottimo stimolatore di melanina, favorendo l’abbronzatura e aiutando la pelle a mantenersi giovane. Gli antiossidanti in esso contenuti, inoltre, combattono l’azione dei radicali liberi, proteggendo le cellule e favorendo l’elasticità. La vitamina B, invece, la protegge dagli attacchi degli inquinanti. Infine, la pesca aiuta anche a limitare la traspirazione.
Rinfrescante e rimineralizzante
La polpa della pesca ha proprietà rinfrescanti e rimineralizzanti. È ricca di acqua e grazie alla presenza di calcio, potassio, zuccheri e altri oligoelementi, è un buon tonificante e ricostituente, soprattutto nella stagione estiva.
Inibisce la formazione di tumori
Alcuni ricercatori del Texas AgriLife Research (Texas A&M University) hanno condotto uno studio per verificare il ruolo della pesca nell’inibire le metastasi del cancro al seno. L’effetto benefico del frutto sarebbe reso possibile grazie alla presenza di alcuni composti fenolici. L’esperimento è stato condotto principalmente sulle metastasi, in quanto la maggior parte delle complicanze e dei tassi di mortalità associati al cancro al seno sono proprio dovute a queste.
Dai risultati delle ricerche è emerso che i composti fenolici modulano l’espressione genica delle metalloproteinasi: una famiglia di enzimi che governano la penetrazione delle cellule tumorali nei tessuti, inibendo la proliferazione delle metastasi. Un po’ come avviene anche per altri composti naturali come la curcumina (curcuma), quercetina (ginkgo biloba, uva, mele eccetera), resveratrolo (uva) e vitamina C. I ricercatori hanno affermato che “In generale, il frutto della pesca possiede composti chimici che sono responsabili dell’uccisione delle cellule tumorali senza influenzare le cellule normali, come abbiamo riportato in precedenza, e ora stiamo osservando che questa miscela di composti è grado di inibire le metastasi”.
Il quantitativo stimato per ottenere questi risultati è di circa 2-3 pesche al giorno.
(Foto in evidenza: Jackson’s Orchard; foto interna: North Charleston)