Come sostituire paracetamolo e ibuprofene con piante e rimedi naturali, privi dei loro effetti collaterali.
Paracetamolo e ibuprofene sono tra i farmaci maggiormente diffusi e abusati tra le persone. Il primo, che in genere ricolleghiamo alla tachipirina, è adoperato soprattutto come antipiretico, per abbassare la febbre, e come analgesico; il secondo, invece, è un noto antinfiammatorio e analgesico.
Varie volte abbiamo visto come alcuni dei medicinali più diffusi possano avere effetti collaterali.
L’ibuprofene è un principio attivo che rientra nella famiglia dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Da tempo, questi farmaci sono collegati all’insorgenza di problemi anche gravi in alcuni soggetti, tra cui anche la possibilità di ridurre la fertilità.
Per quanto riguarda invece il paracetamolo, nel 2013, l’healthcare watchdog, l’ente sanitario di vigilanza britannico, ha evidenziato il rischio dell’utilizzo dei farmaci che contengono questo principio (o acetaminofene; N-acetil-p-aminofenolo) in persone che soffrono d’artrite.
Bisogna dire, inoltre, che spesso ricorriamo ai medicinali anche quando non è necessario, un atteggiamento del tutto sbagliato, anche perché i farmaci non sono privi di effetti collaterali. Quando possiamo, dunque, potrebbe essere una buona idea sostituire questi prodotti con piante che hanno uguali effetti. Vediamone insieme qualcuna.
COME SOSTITUIRE L’IBUPROFENE
Iniziamo con una serie di rimedi naturali per sostituire l’ibuprofene.
Zenzero
Lo zenzero è un potente rimedio naturale senza gli effetti di ibuprofene e aspirina. I ricercatori della University della Georgia hanno svolto uno studio sulle sue proprietà, coinvolgendo un gruppo di 74 studenti divisi in tre gruppi. Il risultato di questo studio ha evidenziato il potere antidolorifico dello zenzero in misura superiore ai farmaci chimici.
Curcuma
Oltre a essere una spezia versatile e ricca di proprietà la curcuma è un ottimo sostituto dell’ibruprofene. La curcumina, il suo più importante principio attivo, è un potente antidolorifico che, oltre ad alleviare i dolori, interviene sui segnali che viaggiano nel nostro corpo e raggiungono il cervello,fornendo in questo modo un valido aiuto nel trattamento del dolore cronico e delle infiammazioni croniche.
Corteccia di salice bianco
La corteccia di salice bianco è un rimedio naturale molto conosciuto, adoperato sia come analgesico, che come antipiretico (oltre naturalmente ai suoi altri mille usi!). In questo senso, dunque, può essere adoperato sia per sostituire l’ibuprofene che il paracetamolo.
Il merito sarebbe tutto di una sostanza contenuta al suo interno e chiamata salicina. La salicina possiede però anche un’azione antiaggregante piastrinica, per cui è meglio prestare attenzione se si fa uso di anticoagulanti, e durante la gravidanza e l’allattamento.
In caso di febbre o influenza, i suoi effetti sono simili a quelli dell’aspirina. Chi è allergico all’aspirina, dovrebbe evitare di consumare rimedi naturali a base di corteccia di salice.
Uncaria tomentosa
Originaria del Sud America e conosciuta anche con il nome di unghia di gatto, questa pianta possiede delle potenti proprietà antinfiammatorie. È un ottimo immunostimolante, utile nei casi di infiammazione cronica di diverso genere. Una dose eccessiva può dare luogo, tuttavia, a disturbi a livello gastrointestinale, che però spariscono cessandone l’assunzione.
Boswellia
La boswellia è una pianta ricca di principi attivi che aiutano a migliorare il flusso di sangue alle articolazioni e a placare le infiammazioni. Le sue proprietà la rendono una valida alternativa ai farmaci antinfiammatori non steroidei, come l’ibuprofene. È indicata anche nel trattamento dell’artrite reumatoide. Allenta la rigidità delle articolazioni colpite da malattie infiammatorie e contribuisce a ripristinare l’integrità dei vasi indeboliti da spasmi.
COME SOSTITUIRE IL PARACETAMOLO
Vediamo adesso, invece, le alternative naturali al paracetamolo.
Come abbiamo detto all’inizio, il paracetamolo è in adoperato soprattutto per abbassare la febbre (ma non solo). La febbre è un segnale che indica che il nostro organismo sta combattendo contro un’infezione, un batterio, o un virus. Indica quindi una risposta immunitaria del nostro corpo.
Argilla verde ventilata
L’argilla verde ventilata è considerata una sorta di tachipirina naturale. Trovate alcune indicazioni su come adoperarla contro la febbre al link: https://www.ambientebio.it/tachipirina-naturale/
Belladonna
La belladonna è un rimedio omeopatico che si utilizza soprattutto quando si alza all’improvviso la febbre, il viso è arrossato, è presente sudorazione e ci si sente senza forze.
Basilico
Sottoforma di decotto, le foglie di basilico sono uno dei rimedi della nonna più efficaci e adoperati nel trattamento della febbre comune. Basta mettere a bollire le foglie di basilico in acqua e bere la soluzione due volte al giorno.
Tiglio
In questo caso, i fiori di tiglio vengono adoperati per realizzare un infuso, che prende il nome di “tè per la febbre”. Il tiglio, infatti, favorisce la sudorazione e funge da diuretico.
(Foto)
Questo articolo è chiaramente copiato da greenMe perché l’ho letto con interesse proprio nei giorni scorsi.
http://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/19024-piante-medicinali-paracetamolo-ibuprofene
Ciao Silvia, l’articolo non è copiato. I due pezzi possono sembrare simili perché trattano lo stesso argomento, ma come puoi notare le informazioni all’interno sono diverse. Avevamo inoltre già parlato delle piante che possono sostituire l’ibuprofene in un nostro precedente articolo risalente all’anno scorso. Piante che sono state riportate anche in questo.
Peraltro la diffusione di informazioni utili alla società non può essere vissuta con l’ottica della esclusività…. è in questo modo che si fa il gioco delle case farmaceutiche che si arricchiscono ai danni dei pazienti, ovvero quelli nei cui confronti dovrebbero rendere un servizio. La salute diventa di interesse pubblico solo quando devono essere combattuta le battaglie con sfondo politico e non quando deve essere diffusa una informazione di utilità sociale… Grazie
Ho letto con interesse il commento di Silvia, gli articoli in effetti sono molto simili, anche se nel vostro ci sono più piante. Questa frase in effetti è proprio uguale:
“Chi è allergico all’aspirina, dovrebbe evitare di consumare rimedi naturali a base di corteccia di salice”…
Potreste indicarci le equivalenze in termini di principio attivo tra quelli di sintesi e i naturali da voi indicati? Grazie