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L’olio di ricino, un olio vegetale molto denso, è stato impiegato da secoli come lassativo, dall’odore e dal sapore piuttosto sgradevoli.
Utilizzato per liberare l’intestino prima di interventi chirurgici o procedure radiologiche, le applicazioni di olio di ricino non si limitano solamente all’ingestione. È infatti considerato un ottimo olio vegetale, nutriente per ciglia, capelli e unghie. Vediamo insieme come può essere utilizzato.
Questo particolare olio vegetale, ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi della Ricinus Communis, è caratterizzato da un alto contenuto di acido ricinoleico, un acido grasso insaturo e idrossilato.
È proprio l’acido ricinoleico che conferisce all’olio di ricino le sue caratteristiche e lo rende molto utilizzato nell’industria farmaceutica. Oggi, il suo impiego in tal senso è stato ridimensionato a causa della sua azione purgante piuttosto drastica, ma sono stati scoperti altri interessanti usi e proprietà.
Come lassativo
Abbiamo già parlato delle caratteristiche lassative dell’olio di ricino. In tal senso, viene in genere assunto a stomaco vuoto e mescolato con essenza di menta o succo di arancia per mitigare il suo brutto sapore. Nel giro di 2-6 ore produce il suo marcato effetto.
Come rimedio all’artrite
Un altro utilizzo dell’olio di ricino è come rimedio naturale contro l’artrite. Secondo alcuni studi, infatti, le proprietà anti-infiammatorie di quest’olio vegetale lo rendono ottimo per massaggi sulle articolazioni infiammate e muscoli doloranti.
Il metodo più indicato, in genere, è l’impacco, da fare utilizzando un tampone di cotone immerso nell’olio, da appoggiare sulla zona interessata. Il tutto va coperto con una pellicola trasparente e lasciato in posa per un’ora, dopo aver messo sulla parte anche una borsa di acqua calda.
Per una pelle più giovane
L’ olio di ricino è considerato anche un emolliente naturale che aiuta la pelle nella produzione di collagene ed elastina. Distribuito sulla pelle, infatti, forma uno strato che riduce fortemente l’evaporazione dell’acqua cutanea. Per questo, viene utilizzato per il trattamento naturale delle rughe, rendendo la pelle più elastica e morbida. Basta immergere un piccolo batuffolo di cotone nell’olio e applicarlo sulla zona da trattare prima di andare a letto. Attenzione al contorno occhi.
Per proteggere e rendere più forti le ciglia
Le ciglia hanno un ruolo importante, perché proteggono i nostri occhi dalla polvere e dalla sporcizia. Non solo, sono anche un punto di forza nella nostra bellezza. Per mantenerle in salute, però, è necessario prendersene cura struccandole accuratamente dai residui di mascara e prestando attenzione a non usare prodotti che tendano a indebolirle e seccarle. A tal proposito, può venire in nostro aiuto l’olio di ricino.
Solitamente si consiglia di conservare l’olio di ricino in un contenitore di mascara usato, precedentemente ben lavato. Questo consentirà una migliore applicazione del prodotto, utilizzando lo scovolino. L’olio deve essere applicato sulle ciglia umide la sera, tenendolo per tutta la notte. Attenzione alle quantità: eccedere potrebbe far andare l’olio negli occhi, causando bruciore e fastidi. Allo stesso modo si può utilizzare per le sopracciglia deboli e rade.
Olio di ricino per i capelli
Tra i rimedi naturali per ristrutturare, rinforzare e ammorbidire i capelli, l’olio di ricino è uno dei più conosciuti. Adatto per capelli sfibrati e spezzati, riesce a riequilibrare il quantitativo di grasso del cuoio capelluto, prevenendo il loro indebolimento ed evitando la formazione di doppie punte. Molto denso e filmante, deve però essere usato con parsimonia, perché a lungo andare tende a seccarli. Meglio utilizzarlo diluito con l’olio di mandorle dolci o di lino, da distribuire sui capelli come impacco nutritivo.
Effetti collaterali
L’olio di ricino, assunto per via orale, è in genere un rimedio sicuro, ma solo se usato con moderazione. Particolare attenzione dovrebbero prestare le donne in gravidanza e le persone che soffrono di blocchi intestinali o altre malattie infiammatorie che riguardano l’intestino. Un tipico dosaggio raccomandato è non più metà cucchiaino per giorno. Prima di assumerlo è sempre bene, però, confrontarsi con un medico.
(Foto: Lori L. Stalteri)