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La cannella aiuta a migliorare la memoria: lo conferma una recente ricerca condotta dal Rush University Medical Center.
Con la scusa di migliorare la memoria, potremo fare una bella scorpacciata di dolci alla cannella! Secondo una ricerca, infatti, questa gustosissima spezia sarebbe un toccasana per il cervello, rendendolo più reattivo e migliorando l’apprendimento e l’immagazzinamento delle informazioni.
Per i nostri lettori più attenti non è di certo una novità: avevamo parlato della capacità della cannella di migliorare la memoria già qualche tempo fa, citando una ricerca risalente addirittura al 2004! Ma i ricercatori hanno continuato gli studi su questa portentosa spezia.
Migliorare la memoria, lo studio sulla cannella
Lo studio di cui parliamo oggi, realizzato dal Rush University Medical Center degli USA e pubblicato sul Journal of Neuroimmune Pharmacology, ha preso in esame una colonia di topi a cui è stata somministrata, per un mese, della cannella in polvere. I ricercatori hanno scoperto che la spezia è stata metabolizzata dai roditori sotto forma di sodio benzoato, una sostanza chimica che in genere viene utilizzata per trattare i danni celebrali.
“La somministrazione orale di cannella e sodio benzoato”, scrivono i ricercatori presentando i risultati dello studio, “ha incrementato il consolidamento della memoria spaziale, indotto l’attivazione della proteina Creb e delle molecole collegate alla plasticità neuronale nell’ippocampo dei topi con scarse capacità di apprendimento, fornendogli migliori capacità di acquisire informazioni”.
I risultati della ricerca per migliorare la memoria
Tradotto in parole povere, i ricercatori hanno studiato l’influenza della cannella sull’ippocampo, una delle aree del cervello deputate a importanti funzioni cognitive come l’attenzione, l’apprendimento e la memoria. Quando il sodio benzoato entrava in quest’area del cervello, i ricercatori registravano un aumento dei livelli della proteina Creb, collegata a memoria e apprendimento, e allo stesso tempo un miglioramento della plasticità delle cellule cerebrali, cioè la loro capacità di mutamento. Il cervello dei topi, in sostanza, diventava più reattivo grazie alla cannella.
Gli esemplari con scarse capacità di apprendimento sono riusciti a raggiungere i propri simili più “intelligenti”. Questi ultimi, però, non hanno visto miglioramenti significativi in questo senso.
“Servono ulteriori ricerche – ha spiegato uno degli autori, Kalipada Pahan – se i risultati fossero replicati in studenti con scarse capacità di apprendimento sarebbe un importante avanzamento“.
La cannela, la spezia dai mille usi
Se già state pensando a come abbuffarvi di dolci alla cannella con la scusa di migliorare la memoria, vi proponiamo alcune gustose ricette che potete preparare in casa. Abbiamo una mousse di carrube, mele e cannella, oppure del pan dolce alle noci, zucca e cannella. La spezia può anche essere utilizzata come uno degli ingredienti di una gustosa torta alle pesche (particolarmente adatta nel periodo estivo).
Tra le altre proprietà benefiche della cannella, ricordiamo la sua capacità di abbassare glicemia e colesterolo, la sua azione anti-coagulante e antimicrobica, nonché la capacità di migliorare la digestione.
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(Foto: Olga Filonenko)