Le infezioni alle vie urinarie sono una problematica che accomuna molte persone, soprattutto donne. Sono solitamente condizioni benigne che si risolvono dopo una terapia adeguata, tuttavia, in alcune persone particolarmente fragili, immunodepresse o soggette ad altre malattie croniche, possono dar luogo a complicazioni serie.
Secondo quanto spiegato dal Ministero della Salute, la differenza di lunghezza dell’uretra tra uomo e donna favorisce l’insorgenza di queste problematiche nel gentil sesso. L’uretra femminile, a differenza di quella maschile, ha infatti una lunghezza di appena 3-5 centimetri (negli uomini è di circa 16-18 cm); questo rende più semplice agli agenti patogeni di risalire nella vescica. La vicinanza nell’anatomia femminile dello sbocco uretrale all’ano, poi, complica maggiormente le cose.
Le infezioni alle vie urinarie si dividono in:
- infezioni delle vie inferiori(che riguardano uretra e vescica; si chiamano rispettivamente uretrite e cistite), le forme meno gravi e spesso di facile risoluzione;
- infezioni delle vie superiori(che riguardano ureteri e reni, denominate pielonefriti e nefriti, a seconda che coinvolgano le strutture dei bacinetti renali o solo i reni); sono infezioni importanti che richiedono un immediato trattamento e monitoraggio.
Le infezioni alle vie urinarie sono spesso ricollegate alla presenza di agenti patogeni nelle urine, tra i più comuni l’Escherichia Coli e lo Staphylococcussaprophyticu, che risalgono attraverso l’uretra.
Le cause sono varie, tra le più diffuse: stitichezza (la permanenza delle feci nella zona rettale favorisce le infezioni), diabete, prolasso uterino, abitudini legate al momento di urinare, come trattenere troppo la pipì o non svuotare completamente la vescica. Infine, anche i detergenti troppo aggressivi possono alterare la flora vaginale, causando l’insorgenza di queste problematiche.
Le infezioni urinarie possono presentarsi in forma acuta o cronica, come le cistiti, ma, in genere, sono accompagnate da alcuni sintomi comuni come un aumento della frequenza della minzione, dolore nella zona del pube, sangue nelle urine, sensazione di non aver svuotato del tutto la vescica, in alcuni casi anche brividi e febbre.
Rimedi naturali
Quando le infezioni alle vie urinarie riguardano problemi più semplici, è possibile intervenire anche attraverso i rimedi naturali. Questi non sostituiscono però un consulto specialistico.
Ecco alcuni dei rimedi maggiormente utilizzati nel trattamento delle infezioni alle vie urinarie.
Uva ursina
Utilizzata in caso di cistiti, nefriti e prostratiti, l’uva ursina viene in genere somministrata sotto forma di tintura madre o infuso. Le sue foglie contengono arbutina che, nelle urine, genera idrochinone, con azione antisettica elettiva. Come tintura madre, in genere, si consiglia di assumerne 40-50 gocce 2-3 volte al giorno, per almeno 10 giorni; come infuso, invece, 2 tazze al giorno lontano dai pasti nella misura di 1,5-2 grammi di foglie essiccate in 100 ml di acqua.
Malva
Il suo decotto è tra i rimedi più conosciuti e utilizzati per trattare la cistite. Basta mettere 15 grammi di fiori e foglie fresche ogni 500 ml di acqua. Si lasciano bollire per 10 minuti, si filtra e si beve. Va bene anche la malva essiccata preparata sotto forma di infuso. Va assunta nella misura di due tazze al giorno, in caso di lievi cistiti.
Corbezzolo
Da utilizzare in sostituzione o in accompagnamento all’uva ursina, sotto forma di tintura madre. Per la posologia, meglio rivolgersi a un erborista.
Calendula
Utilizzata nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie grazie alle sue proprietà antimicrobiche, la calendula viene spesso assunta in specifici preparati erboristici, accompagnata alla malva o nelle tisane, unita all’erica.
Echinacea
Abbiamo parlato diverse volte delle proprietà curative dell’echinacea, ad esempio, abbiamo visto come possa essere utilizzata per rafforzare le difese immunitarie e prevenire raffreddore e influenza. L’echinacea, però, può essere adoperata sotto forma di tisana anche in caso di cistite. Da sola o aggiunta alla malva.
Ortica
Considerata in genere una pianta infestante, l’ortica racchiude invece numerose proprietà. Il vantaggio del suo utilizzo nel trattamento delle infezioni urinarie riguarda soprattutto la sua capacità di donare un sollievo immediato. Può essere utilizzata anche per prevenire l’insorgenza di cistite nelle persone particolarmente soggette. Va assunta sotto forma di tisana.
Mirtillo americano
Nelle sue bacche è contenuto l’acido ippurico, dotato di attività antimicrobica e capace di acidificare le urine, creando quindi un ambiente ostile alla crescita batterica. Non solo, la presenza di tannini condensati permette di inibire l’azione di importanti uropatogeni. Va assunto sotto forma di succo o tintura madre. Per la posologia, meglio rivolgersi a un esperto.
Ricordatevi, infine, di bere molta acqua. I rimedi fitoterapici, col parere favorevole del medico, possono essere sostituiti alla terapia antibiotica per ridurre i sintomi senza sovraccaricare fegato e reni.
È necessario, per quanto possibile, giocare d’anticipo, prevenendo l’insorgenza delle infezioni del tratto urinario. A tal proposito, se volete saperne di più, potete leggere il nostro articolo: http://www.ambientebio.it/5-cose-da-fare-per-prevenire-le-infezioni-del-tratto-urinario/
(Foto in evidenza: wikimedia; foto interna: drelist.wpengine)
Ottimi consigli! Mi permetto di aggiungere l’acqua calda con 1 cucchiaino di bicarbonato e il d-mannosio.
Grazie!