Il governo della Repubblica del Burundi annuncia con grande tristezza ai suoi cittadini e alla comunità internazionale la morte inaspettata di Sua Eccellenza Pierre Nkurunziza, Presidente della Repubblica del Burundi, avvenuta all’ospedale Cinquantenaire di Karuzi, a seguito di un arresto cardiaco.
Il testo descrive in dettaglio gli ultimi giorni del presidente Nkurunziza: dopo aver partecipato a una partita di pallavolo sabato 6 giugno, si è sentito male nella notte dalle 6 alle 7 e “è andato in ospedale”.
“Domenica, la sua salute è migliorata e ha parlato con le persone che erano accanto a lui, ma con grande sorpresa di tutti, al mattino di lunedì 8 giugno 2020, il suo stato di salute è cambiato improvvisamente con un arresto cardiaco“. “Nonostante il trattamento ricevuto sia stato intenso e continuo, il team medico non è stato in grado di recuperare il paziente”, ha aggiunto il comunicato stampa, aggiungendo che il team medico multidisciplinare ha cercato per “diverse ore” di rianimarlo.
Nkurunziza presiedeva i destini del Burundi , uno dei paesi più poveri del pianeta, dal 2005. Il 20 maggio, il suo successore e designato delfino, Evariste Ndayishimiye, è stato eletto per sostituirlo come capo di stato ,e il sig. Nkurunziza ha deciso di non candidarsi alla rielezione. Il suo mandato sarebbe scaduto in agosto.
La sua candidatura per un terzo mandato molto controverso nel 2015 aveva fatto precipitare il suo paese in una grave crisi politica che uccise più di 1.200 e costrinse 400.000 cittadini del Burundi all’esilio.
Il covid-19 in Africa
Le elezioni presidenziali del 20 maggio si sono svolte nonostante l’epidemia del nuovo coronavirus: migliaia di sostenitori si sono radunati per raduni elettorali e il giorno delle elezioni gli elettori si sono riuniti insieme in file aspettando, senza alcuna vera misura preventiva.
Non è noto se l’arresto cardiaco a cui è morto il signor Nkurunziza sia stato il risultato dell’infezione da Covid-19. Sua moglie era stata recentemente ammessa a Nairobi per cure, con alcune fonti che affermavano di aver contratto il nuovo coronavirus.
Il governo ha annunciato un periodo di lutto nazionale di sette giorni a partire da martedì.
Questa vicenda si inserisce in un complesso quadro diplomatico-sanitario, dove alcuni stati africani tra cui Il Madagascar, la Tanzania, e il Burundi, hanno mostrato severe critiche nell’operato dell’OMS, mostrando sdegno per il trattamento riservato agli stati africani. In particolare il Burundi, aveva espluso come persona non gradita il rappresentante dell’OMS suscitando l’attenzione internazionale.
Fonte: LaDepeche.Fr