Abbiamo più volte visto come prima di fidarsi di un prodotto, ci si debba informare se tutto ciò che viene profilato durante le campagne di marketing sia vero o meno. Oggi vogliamo occuparci di un prodotto particolare, lo shampoo Herbal Essences. Un prodotto che dalla confezione al nome promette di essere un ritrovato naturale. Ma che di naturale sembra aver proprio poco.
A spostare i riflettori su questo shampoo ci ha pensato Altroconsumo che ha pubblicato un articolo in cui analizza i diversi componenti presenti al suo interno.
Innanzitutto, il primo ingrediente su cui viene attirata l’attenzione è il profumo. Bello, molto intenso, ma, secondo Altroconsumo sintetico e ricco di allergeni come: Linalool, Hexyl Cinnamal, Limonene, Geraniol.
Non solo, sembrerebbe che i prodotti naturali, come le essenze, siano in bassissima quantità.
Infine, si legge: “Alla base della composizione di questo shampoo ci sono sostanze tensioattive (quelle che, producendo schiuma, sciolgono lo sporco) chimiche, come praticamente in gran parte dei prodotti presenti sul mercato (precisamente si tratta del Sodium Laureth Sulfate e del Sodium Lauryl Sulfate)”.
La presenza di questi elementi può essere verificata direttamente sullo store dei prodotti a questo link.
Herbal Essences: l’impatto sulla natura
Il prodotto, non solo avrebbe poco di naturale, ma non rispetterebbe la natura. Nella sua composizione, infatti, uno degli elementi più pericolosi per l’ambiente è il Tetrasodium Edta, una sostanza estremamente incompatibile con gli organismi acquatici e veramente difficile da smaltire. È una sostanza fortemente inquinante, responsabile dell’estinzione di molte specie marine, soprattutto spugne e coralli.
Non solo, al suo interno sarebbero presenti anche methylisothiazolinone e il methylcloroisothiazolinone, dei conservanti che possono causare forme di sensibilizzazione cutanea.
Questi sono soltanto alcuni degli ingredienti, tutt’altro che naturali, presenti nella lista degli shampoo di Herbal Essences.
Secondo quanto riportato dalla nota rivista Examiner, inoltre, l’azienda avrebbe inserito nelle sue campagne pubblicitarie una dicitura fuorviante per gli acquirenti: “Sulfate-Free”. Ultimamente, questa dicitura sembra vada molto di moda e sta a indicare l’assenza di solfati, dannosi soprattutto per i capelli.
I solfati come sodio laurilsolfato, Sodium Laureth Sulfate, e lauril solfato di ammonio sono ingredienti che si trovano spesso negli shampoo, perché creano molta schiuma, erroneamente associata a una maggiore pulizia dei capelli.
Secondo quanto affermato dall’Examiner, ultimamente Herbal Essences avrebbe mandato una campagna pubblicitaria in cui vanta di essere Sulfate-Free. Un’ottima cosa, se non fosse che i prodotti liberi da solfato indicati sono i balsami, in genere già liberi da questa sostanza, visto che non producono schiuma.
Herbal Essences e test sugli animali
Infine, un’ultima cosa di cui ci siamo accorti: Herbal Essences dichiara nella sezione dedicata alle Faq: “I prodotti Herbal Essences non vengono testati sugli animali. Punto e basta. Né possiamo chiedere a fornitori o a laboratori di testare sugli animali. Qualsiasi messaggio che lascia intendere/insinua che Herbal Essences o qualsiasi altro prodotto della P&G Beauty & Grooming è stato testato sugli animali è falso”.
Visitando il sito di PETA, però, Herbal Essences risulta ancora nella lista dei prodotti che testano sugli animali. Qui qualcosa non torna: o le informazioni date dall’azienda non sono del tutto veritiere, o PETA deve ancora aggiornare le sue liste.
Fonti articolo:
- http://www.altroconsumo.it/salute/nc/test-prime-impressioni/shampo-herbal-essences
- http://www.examiner.com/article/herbal-essences-may-be-misleading-buyers
- http://www.peta.org/living/beauty-and-personal-care/companies/3432.aspx?SearchUrl=%2fliving%2fbeauty-and-personal-care%2fcompanies%2fsearch.aspx%3fTesting%3d1%26Range%3d0%26PageIndex%3d4
- http://www.herbalessences.com/it-IT/frequently-asked-questions
- http://www.drugstore.com/herbal-essences-smooth-collection-shampoo/qxp454337?catid=183504
(Foto: Juliana Coutinho)