Qualcuno, grazie alle temperature miti di quest’anno, ha già iniziato la sua esposizione al sole. Ma siamo veramente sicuri di essere preparati e ben equipaggiati per consentire ai raggi solari di scurire la nostra pelle?
Esistono diverse piccole precauzioni che tutti noi dovremmo tenere sempre presenti, prima di iniziare a esporci al sole. I mesi invernali, la pelle coperta, una cattiva alimentazione possono infatti rendere la nostra cute più sensibile ai raggi UV, mettendo in crisi il nostro naturale sistema difensivo.
Il primo comportamento che dobbiamo evitare è quello di far finta di essere delle lucertole!
Il sole non va mai preso tutto insieme e mai nelle ore più calde della giornata. La cosa migliore da fare sarebbe ad esempio abituare gradualmente la nostra pelle all’esposizione, anche durante i mesi invernali, ma non sempre è possibile.
Troppi raggi UV possono essere causa dello sviluppo di tumori alla pelle. Se da una parte sembra che questo tipo di cancro sia destinato ad aumentare con il passare degli anni, tuttavia è uno di quelli che si può prevenire con maggiore facilità. Almeno stando a quanto affermato da uno dei massimi esperti mondiali, il dott. Mark Lebwhol, professore di dermatologia presso la Scuola di Medicina Icahn del Mount Sinai Health System di New York e presidente eletto della American Academy of Dermatology.
Lebwhol fornisce una serie di consigli da seguire per prevenire il cancro alla pelle. Questo perché, a detta del professore, la maggior parte dei tumori della pelle, anche il melanoma, possono essere curati e trattati se sono diagnosticati precocemente.
La poche e semplici cose da fare per una corretta prevenzione sono:
- applicare la protezione solare con un SPF di 30 o più alto, in base al proprio fototipo, su tutte le aree di pelle esposta ogni giorno, e per tutto l’anno. La protezione deve essere riapplicata più volte.
- Indossare indumenti protettivi e, quando possibile, un cappello a tesa larga e degli occhiali da sole. Da evitare i bagni di sole e i lettini abbronzanti.
- Far un check-up annuale della pelle, oltre ad autocontrolli ogni mese, per monitorare la condizione delle macchie brune e dei nei distribuiti sul corpo. Se avete molte macchie e nei, potete pensare di fare una mappatura, in modo tale da facilitare il medico a tenere sotto controllo cambiamenti potenzialmente pericolosi.
L’ABC dei nei
Ecco invece alcune regole base da tenere presenti quando controllate lo stato dei vostri nei. Se notate uno o più di questi segnali, non esitate a consultare il medico:
- Asimmetria: dove metà del neo (o nevo) è diversa dall’altra metà.
- Bordi: irregolari, smerlati o mal definiti.
- Colore: nei con sfumature interne di colore marrone chiaro e marrone, scuro, bianco, rosso o blu.
- Diametro: controllate se le dimensioni sono come quelle di circa 6 millimetri di diametro o più grandi. In genere, prestate attenzione ai cambiamenti di grandezza.
- Evoluzione: quando un neo appare diverso dal resto o sta cambiando in dimensioni, forma e colore.
Naturalmente, questi sono alcuni consigli dati da un esperto in dermatologia. Tuttavia, senza creare eccessi o allarmismi, potete godere dei benefici che fornisce il sole, attraverso un’esposizione giudiziosa.
Ricordate anche che altre parti della pelle spesso sottovalutate, devono essere protette dai raggi solari, come il contorno occhi che potrebbe andare incontro a un invecchiamento precoce. Qui è descritto come proteggerlo: https://www.ambientebio.it/come-proteggere-il-contorno-occhi-dai-raggi-del-sole/
Infine, giocate d’anticipo anche attraverso l’alimentazione, soprattutto attraverso il betacarotene e le vitamine, essenziali per aiutare la pelle ad adattarsi alla luce del sole, favorendo i meccanismi naturali di difesa. Qui trovate un elenco degli alimenti più indicati https://www.ambientebio.it/gli-alimenti-favoriscono-labbronzatura-proteggendo-la-pelle/
(Foto Scarleth Marie)