L’ ernia iatale affligge il 25% degli adulti sopra i 50 anni, percentuale che arriva al 100% con l’avanzare dell’età. Può essere asintomatica, ma anche provocare fastidi più gravi. Scopriamo di cosa si tratta e quali rimedi adottare.
Sentiamo parlare spesso di ernia iatale: tutti noi abbiamo un amico, un familiare o un collega che se ne lamenta. Forse però non immaginiamo quanto questo disturbo interferisca con la quotidianità.
Vediamo in cosa consiste questo disturbo e quali abitudini adottare per trovare un po’ di sollievo.
Cos’è l’ernia iatale
L’ernia iatale si verifica quando una porzione dello stomaco passa dall’addome al torace, attraverso un foro nel diaframma. È una patologia piuttosto diffusa. Colpisce circa il 15% degli italiani, il 25% degli adulti sopra i 50 anni e il 100% degli adulti oltre gli 80 anni (a causa del deterioramento del diaframma).
Ernia iatale: cause
La ripetizione continua dei movimenti tipici della deglutizione altera l’elasticità della giunzione e dello iato esofageo, provocando l’ernia iatale. Sono soggetti più a rischio i pazienti affetti da tosse cronica, le donne durante la gravidanza e gli obesi, per via dell’aumento della pressione addominale.
Per lo stesso motivo, sono da imputare anche il fumo, l’abitudine di indossare vestiti stretti e l’età che avanza. Nei bambini invece questo disturbo è quasi sempre congenito e associatao ad altre malattie.
I sintomi dell’ernia iatale
I sintomi di questa forma d’ernia si differenziano di volta in volta, a seconda dei pazienti. Alcune persone affette da ernia iatale non avvertono sintomi e scoprono la patologia per puro caso, mentre fanno altre indagini cliniche. In altre persone, invece, può causare ulteriori disturbi, più o meno gravi.
Il più comune è la sindrome da reflusso gastro-esofageo. Tra lo stomaco e l’esofago c’è una valvola, che consente il passaggio del bolo alimentare in un’unica direzione. Quando c’è un’ernia iatale, ovvero quando lo stomaco si riversa verso il torace, il meccanismo di questa valvola si altera, aprendosi anche in momenti non opportuni come la risalita del contenuto gastrico.
Il contenuto gastrico però è estremamente acido e può lesionare le pareti esofagee, causando:
- dolori forti al torace
- senso di bruciore allo sterno
- rigurgiti acidi
- raucedine
- salivazione eccessiva
- sapore amaro in bocca
Questi sintomi tendono a comparire, o anche a peggiorare, quando vengono compiuti sforzi intensi, o durante una gravidanza, a causa della pressione sull’addome.
Nei casi più gravi, può degenerare in ulcera allo stomaco, tumore all’esofago, difficoltà respiratorie, anemia e tracce di sangue nelle feci e nel vomito.
Ernia iatale: i rimedi naturali
In caso di ernia iatale, è buona prassi adottare delle sane abitudini che aiutano a tenere a bada questo problema, rivolgendosi sempre a uno specialista.
Attenzione all’alimentazione
In caso di ernia iatale è bene evitare il più possibile cibi e bevande che possono aumentare il reflusso gastroesofageo. Parliamo di cibi grassi, alcool, caffeina, cioccolato, bibite gassate, pomodori crudi e altra frutta acida. Da preferire invece quelli che aiutano le funzionalità dell’intestino, come i cibi fermentati, ricchi di fibre e probiotici.
Imparate a ascoltare il vostro corpo, vi farà capire se è il caso o meno di escludere un alimento della vostra dieta, accentuando o attenuando i sintomi dell’acidità.
Pasti piccoli e masticazione lenta
Prestate attenzione non solo a cosa portate in tavola, ma anche al modo in cui vi nutrite. In caso di ernia iatale è importante evitare i pasti frettolosi e troppo pesanti. Preferite piuttosto dei pasti più piccoli e leggeri durante il giorno e cenate almeno due ore prima di coricarvi, così da non avere reflusso durante la notte.
Ricordate inoltre che la digestione comincia dalla bocca. Masticate bene ogni boccone prima di deglutire così da non affaticare eccessivamente l’apparato digestivo.
Dormire con la testa rialzata
I fastidi peggiori si avvertono forse di notte. Il reflusso gastroesofageo spesso disturba il sonno e non permette un efficace riposo.
Se quando vi stendete, siete infastiditi dalla risalita dei succhi gastrici, provate a dormire con la testa sollevata di una ventina di centimetri. Basterà anche solo mettere un cuscino più voluminoso dietro le scapole.
Al bando l’abbigliamento troppo attillato
L’ernia iatale è aggravata da una maggiore compressione sull’addome. Se ne soffrite, è ora di riporre nell’armadio i bustini o i tubini che vi comprimono troppo nella zona addominale e toracica. La pressione che dovete sopportare per indossarli, non fa che peggiorare la situazione di reflusso.
Altri consigli in caso di ernia iatale
Ecco altri consigli da applicare nella quotidianità per alleviare i disturbi associati a questo tipo di ernia:
- evitate il fumo, perché irrita l’esofago;
- evitate farmaci che alterano il ph dell’organismo, come l’aspirina oppure quelli a base di estrogeni o progestinici, perché possono indebolire i muscoli dello iato;
- evitate alimenti bollenti o troppo freddi;
- durante i pasti, mangiate prima gli alimenti crudi e naturali (più facilmente digeribili) e poi passate a quelli cotti.