Abbiamo già avuto modo di parlare di artrite, quando abbiamo spiegato come curare questo delicato e doloroso disturbo con i rimedi naturali. Abbiamo visto, ad esempio, come sia importantissima la prevenzione, quali cibi tendono ad accentuare l’infiammazione e quali, invece, a calmarla. Abbiamo anche visto come l’artiglio del diavolo sia considerato uno degli antidolorifici naturali più potenti, usati per alleviare i dolori causati dall’artrite reumatoide.
Oggi torniamo a parlare di questa malattia che accomuna oltre 400mila persone in Italia, per descrivere i risultati di un’interessante ricerca condotta dall’Università della California.
Lo studio, pubblicato su Current Biology, ha dimostrato come l’estratto di Corydalis, una pianta appartenente alla famiglia del papavero e utilizzata già da millenni nella Medicina Tradizionale Cinese, possa essere un rimedio efficace per contrastare i dolori causati dall’artrite.
I ricercatori, guidati tra gli altri professionisti dal dott. Yan Zhang e dal dott. Civelli, avevano deciso di intraprendere lo studio con lo scopo di scoprire nuovi analgesici naturali. In un progetto denominato “Herbalome”, hanno così combinato l’approccio della medicina tradizionale cinese, con quello farmacologico inverso, volto alla scoperta di nuovi trasmettitori endocrini. L’operazione consisteva nel catalogare tutti i componenti chimici della medicina tradizionale cinese.
Così, nel Corydalis, una pianta usata da secoli proprio per le sue proprietà analgesiche, gli studiosi hanno isolato un particolare composto, dal nome dehydrocorybulbine (DHCB), efficace ad alleviare il dolore.
In particolare, sembra che il potente antidolorifico naturale estratto dalle radici della pianta sia capace di bloccare i tre tipi di dolore: acuto, infiammatorio e neuropatico o cronico. Tutto ciò senza effetti collaterali di nota.
All’inizio dello studio, i ricercatori erano propensi a pensare che la Corydalis agisse in maniera simile alla morfina, ma poi hanno scoperto che i suoi principi agivano attraverso altri tipi di ricettori, in particolare quelli che interessano la dopamina. La scoperta si è così aggiunta ad altre prove precedenti che dimostravano come il recettore della dopamina D2 giochi un ruolo fondamentale nella percezione del dolore.
L’DHCB potrebbe non essere una buona soluzione per alleviare il dolore cronico di basso livello.
Il Corydalis è un pianta, nota in tutta la Cina, che produce dei tuberi che crescono sottoterra e che, una volta raccolti, vengono bolliti in aceto, per poi essere utilizzati per assolvere ai diversi fini curativi.
Nonostante i risultati incoraggianti, i ricercatori hanno preferito non sbilanciarsi nelle loro affermazioni, avvisando che rimangono comunque necessari altri test per valutare la sicurezza e la tossicità del prodotto.
Questo perché preparazioni a base di Corydalis sono noti da tempo in Cina e si trovano facilmente in commercio, soprattutto sul web.
(Foto: Walter Siegmund)