La carenza di una sola vitamina, la vitamina B1 (tiamina), può causare un disturbo cerebrale potenzialmente fatale chiamato encefalopatia di Wernicke. Questa la scoperta di un gruppo di neurologi della Loyola University Medical Center.
Le vitamine ricoprono un ruolo essenziale per il benessere del nostro organismo. Ognuna di esse svolge un ruolo specifico e una carenza anche solo di uno di questi componenti può portare a gravi danni.
Recentemente, un gruppo di neurologi della Loyola University Medical Center ha indagato le conseguenze che la carenza di vitamina B1 può portare al nostro organismo. Le notizie non sarebbero delle migliori dato che la carenza di tiamina potrebbe provocare danni seri al cervello. In particolare, sembra che la vitamina B1 sia collegata a un disturbo cerebrale potenzialmente fatale, che prende il nome di encefalopatia di Wernicke.
L’Encefalopatia di Wernicke è un disturbo molto pericoloso che, se non trattato, può portare a danni cerebrali irreversibili o addirittura risultare fatale. Tra i suoi sintomi si annoverano: confusione, allucinazioni, problemi di coordinamento muscolare e problemi alla vista.
In genere, questo tipo di malattia si presenta nelle persone che soffrono di alcolismo o di anoressia e che quindi hanno anche problemi di malnutrizione.
L’Encefalopatia di Wernicke fa parte di una vasta gamma di malattie del cervello, chiamate encefalopatie, che sono causate da disturbi metabolici e sostanze tossiche.
Il loro tratto distintivo è la presenza di un’alterazione sensoriale che può variare da una lieve compromissione dell’attenzione, al coma. La carenza di tiamina è tra le carenze nutrizionali che possono causare queste malattie del cervello.
Secondo gli esperti della Loyola University Medical Center, questa condizione è probabilmente sotto diagnosticata. Sebbene gli studi clinici abbiano indicato un tasso d’incidenza dello 0,13% o meno, studi autoptici mostrano una prevalenza più alta, come il 2,8%.
Come spiegano i neurologi: “Se non trattata, l’encefalopatia di Wernicke può portare alla sindrome di Korsakoff (KS), caratterizzata da perdita di memoria profonda e l’incapacità di formare ricordi: per esempio, i pazienti spesso non riescono a ricordare eventi negli ultimi 30 minuti. Altri sintomi possono includere apatia, ansia e confabulazione (creare esperienze immaginarie per compensare la perdita di memoria)”.
Circa l’80 per cento dei pazienti che soffrono di encefalopatia di Wernicke sviluppano la KS, e una volta che questa si verifica, solo circa il 20 per cento dei pazienti riesce a recuperare.
Ricordiamo inoltre che una carenza di tiamina, o vitamina B1, può causare anche una malattia chiamata “Beri Beri”, in grado di danneggiare il tessuto nervoso e il muscolo cardiaco.
Se volete approfondire il ruolo delle vitamine nel nostro organismo, potete farlo leggendo il nostro articolo: https://www.ambientebio.it/il-nostro-alfabeto-delle-vitamine/. Qui, invece, trovate alcuni preziosi segnali da non trascurare e che indicano la presenza di una carenza di vitamine nel corpo.
Le vitamine possono essere integrate attraverso l’alimentazione. In particolare, i cibi ricchi di vitamina B1 sono: lievito di birra, soia, cereali integrali, germe di grano, legumi, alga spirulina, i semi di lino e la frutta secca.
(Foto in evidenza: celiact.com; foto interna: toomuchof)