Così come per la salute umana esistono dei sintomi chiaramente leggibili che ci portano a scoprire carenze nutrizionali, anche le piante esternano il loro stato di salute grazie ad alcuni segnali. Le foglie delle nostre piante, ad esempio, se correttamente lette, ci possono fornire numerose informazioni.
Spesso, anche se innaffiamo correttamente le nostre piante, può capitare che le foglie si ingialliscano e cadano senza un apparente motivo. Potremmo trovarci di fronte a delle carenze nutrizionali del terreno.
Ogni carenza, infatti, si manifesta in maniera specifica con una tipologia di variazione della colorazione e della consistenza delle foglie. Riconoscere i segnali ci può aiutare a dare alle piante ciò che a loro serve, prima che sia troppo tardi.
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Carenza di calcio
Se le foglie nuove delle vostre piante risultano molto pallide e tendono ad accartocciarsi, potreste essere di fronte a una carenza di calcio. Per ridurla, l’agricoltura biologica suggerisce di concimare il terreno con gusci di uovo sminuzzati.
Carenza di magnesio
Il magnesio è l’atomo centrale della clorofilla e stabilizza parecchie sostanze presenti nella cellula. I sintomi principali della sua carenza sono: clorosi a chiazze, a partire dalle foglie vecchie, già sviluppate, e caduta precoce. Inoltre, potrebbero presentarsi delle chiazze giallognole o violacee sulla lamina fogliare e il ripiegamento verso l’alto dei margini fogliari. La carenza di magnesio è comune nelle piante di pomodori.
Carenza di Zinco
Ingiallimento delle foglie anche nervale, con sfumature bronzee.
Carenza di ferro
La carenza di ferro si manifesta soprattutto sulle foglie nuove, che appaiono scolorite o tendenti al giallo, in alcuni casi anche al bianco. Inoltre, la crescita è rallentata.
Carenza di Rame
Il rame è importante nella fotosintesi e nella respirazione delle piante. È facilmente disponibile, perciò le carenze sono molto rare, di solito avvengono in conseguenza di eccessi di concimazioni ricche di fosforo. I sintomi più comuni di una carenza di rame sono: foglie molto scure, soprattutto quelle più giovani, che si arrotolano e diventano contorte e zone necrotiche.
Carenza di azoto
Le foglie vecchie iniziano a “scolorire” e a ingiallire nelle punte. Una delle soluzioni migliori per far fronte alla carenza di azoto è la coltivazione di leguminose, che aiutano a fissare questa sostanza nel terreno.
Carenza di potassio
Il potassio ha una funzione importantissima, controlla il turgore delle cellule e il turgore è responsabile dell’accrescimento della pianta. Una sua carenza provoca l’indebolimento dei fusti erbacei e una maggiore sensibilità nei confronti degli agenti patogeni. Tra i sintomi più comuni, troviamo macchioline di colore giallo o comunque più chiaro rispetto al resto della foglia e la tendenza delle foglie a diventare più deboli e a staccarsi.
Carenza di zolfo
I sintomi della carenza di zolfo sono molti simili a quelli causati dalla carenza di azoto: foglie che scoloriscono e diventano gialle verso le punte. Inoltre, anche la crescita appare rallentata.
Carenza di fosforo
Se le foglie diventano molto scure a confronto delle altre, potremmo essere dinanzi a una carenza di fosforo.
Ma come si risolvono le carenze nutritive delle piante?
Il compost casalingo potrebbe essere una prima soluzione, o l’associazione di alcune piante che possono vivere in simbiosi con altre, apportando un beneficio reciproco. L’importante, comunque, è non ricorrere a interventi troppo aggressivi sui terreni, prediligendo soprattutto i rimedi naturali.
Una volta che la carenza è stata individuata, l’approccio migliore consiste nella somministrazione dell’elemento specifico per correggerla.
(Foto: blair_25)