Lo zafferano, chiamato anche oro rosso, è una pianta aromatica molto utilizzata nella medicina ayurvedica. Abbiamo visto le sue innumerevoli proprietà in un precedente articolo. Perché allora non pensare di coltivarlo in vaso, risparmiando soldi e avendo sempre a disposizione una preziosissima pianta, tra l’altro anche molto colorata? Ecco come fare.
Lo zafferano è una pianta molto coltivata soprattutto in India e in Iran, la sua produzione, però, si estende anche in Italia. Le regioni in cui si coltiva maggiormente sono l’Abruzzo, la Sardegna, le Marche, l’Umbria e la Toscana. In alcuni casi, viene prodotto anche zafferano DOP.
La pianta sopporta molto bene gli inverni rigidi e le temperature estive, ma non l’eccessiva piovosità. Si adatta bene al clima mediterraneo e, con qualche cura amorevole, può diventare una pianta da coltivare anche in vaso. Basta adoperare vasi abbastanza grandi, della misura di 40×80 cm, per una decina di bulbi, disposti su due file.
La raccolta dello zafferano inizia a fine settembre e la sua coltivazione richiede un lavoro molto attento, soprattutto per ciò che riguarda la disposizione dei bulbi e la scelta del terreno.
Scelta del terreno
Il terreno deve consentire un buon drenaggio: è necessario cercare di evitare i terreni troppo compatti e umidi, prediligendo quelli sabbiosi. Lo zafferano si adatta comunque a qualsiasi tipo di terreno, l’importante è che sia ben drenato. Potete scegliere dunque un terreno argilloso, limitando l’innaffiatura al minimo indispensabile e attendendo fino alla fine di settembre per veder sbocciare i fiori.
Coltivazione dei bulbi
La coltivazione della nostra pianta avviene dai bulbi, che possono essere tranquillamente acquistati online o in un vivaio di fiducia. Il periodo migliore per coltivare i bulbi va dalla seconda metà di agosto, alla prima metà di settembre.
La dimensione delle nostre preziose gemme deve essere di circa 3-4 cm. Bulbi più piccoli potrebbero non garantire la produzione per il primo anno.
I bulbi vanno posizionati circa 10-15 cm sotto terra e distanziati tra di loro di almeno 5-8 cm.
Cura della pianta e irrigazione
La pianta di zafferano teme i ristagni di acqua nei sottovasi. Per questo, è necessario svuotarli. Per crescere, le piante hanno bisogno di poca acqua, ma di molta luce, quindi è necessario scegliere al meglio la posizione dei vasi.
In genere, per far crescere bene la pianta, è sufficiente che il terreno sia umido. Dovrebbe bastare innaffiare ogni 3/4 giorni. Controllate sempre il livello di umidità della terra e, se siete insicuri, meglio non innaffiare. Potete anche pensare di improvvisare un impianto di irrigazione a goccia per i periodi di maggiore siccità.
Tenete sotto controllo le erbe infestanti, evitando di usare prodotti non naturali.
Raccolta dei fiori ed essiccazione dei pistilli
La raccolta degli stimmi è la parte in un certo senso più difficile. Dovrete essere molto attenti: i fiori di zafferano si schiudono per pochi giorni, per questo la raccolta dovrebbe avvenire appena sono schiusi, il primo giorno, durante le ore mattutine. I fiori vanno recisi manualmente.
Dopo aver raccolto i fiori, gli stimmi dovranno essere prelevati con molta delicatezza con una pinzetta, cercando il filo che tiene uniti i tre pistilli e recidendolo, senza separarli. Riponeteli poi su di un tovagliolo di carta e lasciateli asciugare al sole o vicino una fonte di calore moderata.
Poi, saranno trasferiti in un vasetto di vetro chiuso ermeticamente, da conservare in un posto buio e asciutto, al fine di mantenere intatto l’aroma.
(Foto: Gut Gimritz)