La certificazione dei quadri elettrici, civili o industriali, è una pratica essenziale per assicurare la conformità dell’impianto alle normative di sicurezza vigenti, e proteggere sia le persone che le strutture dai rischi di incidenti elettrici.
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La certificazione di conformità
Il punto da cui occorre partire quando si parla della certificazione di conformità dei quadri elettrici è la Legge n. 186 del 1968 in quanto prevede, da un lato, l’obbligo di realizzare qualunque apparecchiatura o impianto elettrico a regola d’arte, dall’altro detta che le linee guida da seguire sono le norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano).
In questo modo si vuol garantire degli standard generali a cui è necessario attenersi. La certificazione di conformità, una volta rilasciata, ha un valore solo se chi la rilascia è in grado di poter dimostrare di possedere determinate competenze, capacità ed esperienze tecnico scientifiche per potersi assumere tutte le responsabilità conseguenti allo svolgimento di una attività complessa e molto rischiosa.
Chi può effettuare la certificazione?
Come già detto, certificare il quadro elettrico è fondamentale, non solo per garantire la piena funzionalità dell’impianto ma soprattutto per motivi di sicurezza.
Chi può effettuarla? È bene sapere che questo compito spetta solo a un tecnico abilitato e iscritto all’albo professionale. Nello specifico, la certificazione ha valore solamente se rilasciata da una figura con almeno cinque anni di esperienza.
Pertanto, per un quadro elettrico certificato, è necessario rivolgersi a dei tecnici professionisti del settore o a produttori come ad esempio chint.it.
Come viene fatta la certificazione?
Certificare un quadro elettrico è un processo complesso e articolato, che si svolge in diverse fasi.
La prima, è quella del sopralluogo, durante il quale il professionista effettua un’ispezione dettagliata, per assicurarsi che l’impianto sia conforme alle normative vigenti. Questa fase è cruciale per identificare eventuali irregolarità e predisporre le misure correttive necessarie.
Successivamente, si passa alla verifica della documentazione. Il tecnico deve analizzare attentamente tutti i documenti relativi all’impianto, inclusa la dichiarazione di conformità del quadro elettrico, i progetti e la sua conformità alle norme di sicurezza.
A questo punto si procede con i test di funzionamento, per assicurarsi che il quadro elettrico sia in grado di funzionare in maniera corretta e sicura. Ogni componente viene controllato per verificarne l’efficienza e l’affidabilità, e scongiurare il rischio di malfunzionamenti o incidenti.
Solo se tutte le verifiche e i test confermano che il quadro elettrico è conforme alle normative, il tecnico abilitato può rilasciare la certificazione di conformità al richiedente.
Cosa si dichiara nella documentazione tecnica
Nella documentazione tecnica, il professionista è tenuto a dichiarare che sono state effettuate tutte le prove sopra illustrate che consentono di garantire che il quadro sia effettivamente conforme in relazione: il grado di protezione degli involucri, la protezione contro la scossa elettrica e l’integrità dei circuiti, il funzionamento meccanico, terminali per conduttori esterni, circuiti elettrici interni e di collegamento ecc.
In poche parole, nella documentazione della certificazione è necessario che venga dichiarato, nero su bianco, che il quadro sia conforme a tutto ciò.