L’ arnica e l’artiglio del diavolo sono i due degli antidolorifici naturali più conosciuti ed efficaci. Spesso, però, si fa molta confusione in merito al loro utilizzo e a cosa orientarsi in base al proprio disturbo.
Arnica e artiglio del diavolo non sono infatti intercambiabili, anche perché hanno proprietà e caratteristiche differenti. Vediamo allora insieme come orientare le nostre scelte, quando ci troviamo a dover combattere contro il dolore.
Arnica
L’ Arnica montana è una pianta erbacea perenne presente prevalentemente nelle regioni alpine e prealpine. Questa pianta dai fiori gialli possiede numerose e importantissime proprietà: tra le altre cose, è un antinfiammatorio, analgesico, migliora la circolazione e da sollievo alle gambe.
È adoperata principalmente per uso topico, per alleviare dolori e gonfiori causati da contusioni, distorsioni e artriti. Spesso, è usata anche per diminuire i dolori muscolari e il gonfiore e fastidio causati dalle punture di insetto.
In generale, è consigliata nel trattamento di:
- distorsioni;
- slogature;
- dolori causati da artriti;
- ematomi;
- prevenire e curare il dolore muscolare e crampi;
- alleviare infiammazioni del cavo orale;
- alleviare il dolore a causa di infiammazione a causa di punture di insetti;
- assorbire lividi, contusioni ed edema;
In genere, l’ arnica si trova sotto forma di pomate o gel. Il suo utilizzo per via orale è sconsigliato, a causa degli effetti collaterali che potrebbe causare, come ad esempio irritazione delle mucose, mal di stomaco, vomito, diarrea. Sotto forma di pomata, va applicata solo su pelle integra.
BA
Artiglio del diavolo
L’artiglio del diavolo è una pianta erbacea perenne, diffusa soprattutto in terreni sabbiosi e ben drenati, ad alte temperature. Il suo nome deriva dalla presenza di piccoli uncini sul frutto della pianta.
I trattamenti per i quali è maggiormente consigliata sono gli stati dolorosi collegati ad artrite reumatoide, osteoartrite, ma anche vari stati infiammatori. È un buon rimedio per i disturbi legati al mal di schiena.
Della pianta si utilizzano soprattutto le radici e i tuberi. In linea generale, è consigliato contro:
- arteriosclerosi;
- artrite;
- gotta;
- dolori muscolari;
- mal di schiena;
- tendiniti;
- dolori mestruali.
L’artiglio del diavolo si presenta sotto diverse forme. Può essere adoperato per via orale, sotto forma di estratto secco, o per uso topico, in pomate e gel.
Soprattutto se assunto per via orale, è necessario prestare attenzione ai suoi effetti collaterali. È sconsigliato in soggetti con ulcera duodenale e/o gastrite, in pazienti in trattamento con farmaci aritmici e anticoagulanti, in gravidanza e allattamento.
In linea generale, possiamo dire che l’ arnica è utile in caso di disturbi che generano edema e gonfiore agli arti, l’artiglio del diavolo, invece, in caso di fastidi che provocano infiammazione e dolore alle articolazioni o ai muscoli. L’arnica, infatti, attiva il microcircolo sottocutaneo, migliorando la condizione di traumi locali, strappi muscolari, contusioni.
L’artiglio del diavolo, invece, ha azione analgesica e antinfiammatoria, rilassa inoltre muscoli e arti ed è quindi indicato maggiormente per mal di schiena, dolori cervicali, artriti, dolori muscolari.
(Foto: Peter Stevens)