L’Unione europe ha chiesto, a inizio settimana, all’Italia di istituire una zona infetta per la peste suina africana nelle aree di Roma e di attuare misure speciali di controllo per impedirne la diffusione.
Il focolaio originario è avvenuto in Liguria e in Piemonte, ora è arrivato a Roma con 6 casi rinvenuti venerdì.
Funzionari italiani stanno adottando misure per prevenire la diffusione della peste suina africana dopo che la malattia è stata trovata nei cinghiali nel nord di Roma, secondo quanto riferito lunedì dai media locali.
Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha detto che il piano è in fase di elaborazione da parte del ministero della salute e dell’istituto per la tutela dell’ambiente ISPRA insieme alle regioni colpite dall’epidemia di peste suina, Liguria, Piemonte e Lazio.
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La città di Roma e l’amministrazione della regione Lazio hanno vietato i picnic nei parchi e nelle aree verdi nelle aree vicine a dove vagano i maiali, mentre i bidoni della spazzatura negli insediamenti circostanti sono stati recintati, secondo i media.
Le autorità hanno anche installato delle reti in alcune zone per impedire l’ingresso di cinghiali in città. Alla gente del posto è stato anche chiesto di contattare le autorità se si imbattono in cinghiali morti o malati.
I funzionari hanno anche iniziato a mappare i bidoni della spazzatura nella Roma nord-occidentale, dove sono presenti cinghiali, per dichiarare queste aree “zone rosse“.
In una tavola rotonda all’Università di Pisa, 264 chilometri (164 miglia) a nord-ovest di Roma, Andrea Costa, sottosegretario al Ministero della Salute, ha affermato che la peste suina non rappresenta una minaccia pubblica.
Ma ha anche sottolineato l’urgenza del problema, adducendo la necessità di “misure eccezionali” per l’alto numero di cinghiali in Italia.
Si stima che nella capitale vivano circa 23.000 cinghiali, secondo i dati dell’Associazione Italiana Agricoltori (Coldiretti).
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La peste suina africana
La peste suina africana è una malattia virale altamente contagiosa e mortale che colpisce sia i suini domestici che selvatici di tutte le età. La PSA non rappresenta una minaccia per la salute umana e non può essere trasmessa dai suini all’uomo. Non è un problema di sicurezza alimentare. La PSA si trova in paesi di tutto il mondo. Le autorità hanno detto che lunedì sono stati trovati altri due casi in Liguria, portando a 119 il totale di quella regione e del Piemonte