Il governatore GOP sfida la Corte Suprema (che ne vieta l’impiego) e si prepara per la Casa Bianca
La Florida approva una legge che prevede la pena di morte per i condannati per abusi sessuali su minori di età inferiore ai 12 anni. La nuova legge, sostenuta dal governatore repubblicano Ron DeSantis, è stata approvata la scorsa settimana dalla Camera dei Rappresentanti della Florida.
DeSantis, un conservatore appartenente alla destra populista e principale concorrente di Donald Trump alle primarie repubblicane, ha fatto della lotta contro il cosiddetto “wokismo” uno dei suoi cavalli di battaglia. Con questa nuova legge, intende proteggere i minori e punire in modo severo coloro che commettono abusi sessuali su di loro.
Tuttavia, la legge potrebbe finire davanti alla Corte Suprema, che in passato ha già annullato una legge simile emanata dalla Louisiana. In quel caso, la Corte aveva deciso che gli stati non possono giustiziare i predatori sessuali di minori “a meno che non abbiano ucciso anche le loro vittime”.
La legge sulla pena di morte per abusi su minori è solo l’ultimo provvedimento della Florida, dopo la legge che vieta ai cinesi senza nazionalità americana o permesso di soggiorno permanente di acquistare terreni in Florida e una legge che limita l’insegnamento di materie legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere nelle scuole elementari, nota come “Don’t say gay”.
Per alcuni, la Florida sta adottando una serie di leggi molto conservatrici, alcune delle quali potrebbero suscitare polemiche e finire davanti alla Corte Suprema.” Se sulle altre ci può essere dibattito, se si cade nell’ambito della ” violenza sessuale “, non ci dovrebbero essere dubbi. Come se difendere i minori sia solamente un “atto da conservatori” e non un sacrosanto diritto delle vittime a non subire determinate violenze, che in alcuni casi possono anche essere peggiori della morte stessa.
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