Smartflower: ecco l’impianto fotovoltaico che ‘fiorisce’ e segue il sole. Proprio come farebbe un girasole! E produce il 40% di energia in più…
Tante volta, la natura ispira idee e soluzioni innovative all’essere umano. Succede dalla famosa mela che, caduta in testa a Newton, secondo la leggenda avrebbe ispirato le teoria sulla forza di gravità. Smartflower, il fiore ‘intelligente’, ricopia in tutto il comportamento di un girasole. E così facendo massimizza le possibilità di raccogliere l’energia solare e convogliarla nell’impianto elettrico.
Vediamo come funziona.
Smartflower: il fiore smart austriaco
Lanciato sul mercato europeo già nel 2014, lo Smartflower è stato ideato e realizzato da Alexander Seatek, fondatore dell’azienda austriaca che produce questo innovativo impianto fotovoltaico.
Da quel momento, solo nel Vecchio Continente sono state vendute e installate più di mille unità. A luglio 2016, il prodotto è stato lanciato anche negli Stati Uniti.
Ecco un video che dimostra il funzionamento dell’impianto:
All’alba questo “fiore” hi-tech si dispiega in maniera automatica, senza bisogno di interventi da parte degli uomini. Subito dopo, l’impianto dirige il suo “ventaglio” di petali verso il sole. E comincia così la produzione di energia elettrica pulita. L’intera superficie dei moduli solari raggiunge i 18 metri quadrati.
Durante il giorno, poi, lo Smartflower continua a ruotare grazie a un sistema di 2 assi che traccia lo spostamento del sole. Adottando di volta in volta la giusta inclinazione, il sistema è in grado di massimizzare la raccolta di energia solare, ottimizzando al massimo la produzione di corrente. I creatori spiegano che anche con tempo nuvoloso, l’impianto è in grado di stabilire ottime performance.
Al tramonto o in condizioni di forte vento, per evitare danneggiamenti, i petali tornano automaticamente in posizione di riposo.
40% in più
Grazie al suo movimento, lo Smartflower è in grado di raccogliere energia anche alle prime luci dell’alba e verso sera, quando il sole comincia a tramontare. Con questo sistema, quindi, si ottiene circa il 40% di energia in più rispetto ai sistemi tradizionali. Per una famiglia europea, l’azienda calcola una produzione media di circa 4mila kWh, ogni anno.
In più, il prodotto promette di raggiungere un grado di autoconsumo pari al doppio dell’impianto su tetto. Secondo le cifre fornite dall’azienda, infatti, il grado di autoconsumo arriva al 60%, mentre si fermerebbe al 30 con i sistemi tradizionali.
Per autoconsumo del fotovoltaico si intende l’energia prodotta grazie a un impianto solare che viene riutilizzata direttamente dal possessore del pannello, senza essere immessa in rete e rivenduta all’ente gestore.
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