Disastro ambientale nelle aree di Bagnoli a Napoli
Sigilli ai siti dell’ex Italsider e dell’ex Eternit. Indagati 21 ex dirigenti della società ‘Bagnoli Futura’ e di vari enti, compreso il ministero dell’Ambiente. L’accusa è di “omessa bonifica” e “ulteriore aggravamento dell’inquinamento.
Il sequestro disposto ha oggetto la zona già sottoposta ad attività di bonifica gestita dalla società di trasformazione urbana Bagnolifutura Spa, sia altre aree, compresa la cosiddetta Colmata di Bagnoli. Secondo le indagini nelle aree già certificate come modificate c’è stata “omessa bonifica dei terreni” come si legge in una nota della Procura e l’intervento ha generato un “ulteriore aggravamento dello stato di inquinamento dei terreni”.
Gli esami tecnici disposti dagli inquirenti hanno accertato un notevole inquinamento dell’area: gli interventi di bonifica – secondo la Procura – avrebbero aggravato la già difficile situazione ambientale. Nell’inchiesta sono coinvolti, oltre ai presidenti e direttori generali pro tempore della Bagnolifutura spa e del Ccta (laboratorio interno della Bagnolifutura), anche i rappresentanti pro tempore di tutti gli enti pubblici coinvolti a vario titolo nel procedimento di bonifica del sito di interesse, quali il direttore generale del ministero dell’Ambiente, i dirigenti Arpac, il dirigente della Provincia, il coordinatore del Dipartimento Ambiente del Comune di Napoli, i legali rappresentanti ed i tecnici delle ditte esecutrici dei lavori di bonifica, la direzione lavori. I reati ipotizzati a loro carico sono: la truffa ai danni dello Stato, reati di falso, reato di miscelazione di rifiuti industriali, reato di disastro ambientale.
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