Allergie primaverili e cross reazioni, perché sono strettamente collegate e quali alimenti evitare in base alle piante che vi danno fastidio.
Ulivi, graminacee, parietarie, questi mesi possono rivelarsi una vera e propria tortura per chi soffre di allergie primaverili.
Per poter tenere sotto controllo le manifestazioni tipiche delle allergie, come ad esempio prurito, tosse o naso che cola, può essere utile prestare attenzione anche a ciò che si mangia.
Le allergie crociate rappresentano le cross-attività tra i pollini e alcuni cibi e sono più importanti e insidiose di quanto si possa pensare.
L’esistenza delle reazioni cross allergiche è legata al fatto che le piante, per difendersi, sintetizzano proteine allergeniche presenti anche in molti alimenti. Quindi, chi è intollerante ai pollini di una determinata pianta lo è anche alle stesse proteine contenute negli alimenti. Proteine che, però, sono termolabili, quindi con la cottura non sono più attive.
Per fare un esempio, una pera o una mela non dovrebbero essere consumate da chi è allergico alla betulla, soprattutto nel periodo in cui l’aria è invasa dai pollini di quella determinata pianta. Ancora, chi è allergico alle graminacee non dovrebbe consumare melone e chi deve stare lontano dal lattice di gomma, deve stare lontano anche dalle banane.
I cibi che chi soffre di allergie primaverili deve evitare variano naturalmente da soggetto a soggetto, in base alla sensibilità di un dato organismo nei confronti di particolari piante.
Le reazioni allergiche crociate sono accompagnate da gonfiore e prurito a carico del cavo orale, sintomi che dovrebbero esaurirsi rapidamente. Nel peggiore dei casi, però, possono dar vita anche ad orticaria e disturbi respiratori.
Ma vediamo, allergia per allergia, quali sono le reazioni crociate da evitare.
Artemisia e composite
Le composite sono delle piante erbacee o arbustive, a cui appartengono circa 20mila specie, diffuse a diverse latitudini. L’artemisia fa parte di questa famiglia.
Chi è allergico alle composite, durante il periodo della fioritura, deve evitare i seguenti alimenti: sedano, carote, melone, anguria, mela, olio di girasole, banana, zucca, camomilla, finocchio, miele, prezzemolo, anice, cipolle, spezie.
Ambrosia
L’ambrosia appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Chi ha reazioni allergiche nei confronti dei pollini dell’ambrosia deve stare lontano anche da: banana, sedano, melone, anguria, zucchine, cetrioli.
Pollini di graminacee
La fioritura delle graminacee avviene da marzo a luglio gradualmente e in successione.
Gli alimenti a cui prestare attenzione se si è allergici ai pollini delle graminacee sono vari: agrumi, melone, anguria, kiwi, pomodoro, frumento, prugna, ananas, sedano, carota, peperone, soia, mela, ciliegia, pera, banana, arachidi, noci e mandorle.
Betullacee
Le betullacee sono piante legnose, arboree o arbustive. Ne fanno parte circa 150 specie e, in genere, fioriscono da marzo a maggio. Chi è allergico alle betullacee dovrebbe evitare: mela, pera, pesca, albicocca, noci, nocciole, ciliegia, banana, carota, patata, kiwi, finocchio, sedano, arachidi, mandorle, pistacchio, lampone, fragola, prezzemolo, asparagi, soia, mango.
Parietaria
Quella alla parietarie è tra le allergie primaverili più comuni. Chi ne soffre deve stare attento a: more di gelso, basilico, melone, pistacchio, kiwi, ciliegia.
Lattice
Chi è allergico al lattice dovrebbe evitare di mangiare: banana, castagna, kiwi, papaia.
Acari
Per chi è allergico agli acari è consigliato di evitare: crostacei, molluschi e lumache da terra.
Esistono diversi rimedi naturali e accorgimenti che possono essere seguiti per ridurre i sintomi delle allergie primaverili. Se volete, potete approfondire l’argomento al nostro link, in cui parliamo di rinite allergica, degli alimenti da evitare per non far peggiorare i sintomi e dei rimedi naturali per combatterla.
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