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Le proprietà del miele e alcuni trucchi per capire se è puro o adulterato

by Agnese Tondelli
12 Settembre 2017
in Alimentazione e Salute
3
I trucchi per capire se il miele è adulterato

Ecco tutte le proprietà e i rimedi naturali con il miele. E alcuni trucchi per capire se è adulterato.

Il miele è un prodotto naturale con molte proprietà benefiche per l’uomo. Non solo è un ottimo dolcificante, ma è utilizzato per una grande varietà di trucchi e rimedi naturali.

È un alimento composto da diversi minerali, come il sodio, il magnesio, il calcio, il ferro. E vitamine del gruppo A, C e B. Ha proprietà medicinali e nutrizionali che sono note fin dall’antichità.

Abbiamo già parlato delle sue proprietà antibiotiche, di come può essere utilizzato contro il mal di gola se associato alla curcuma e del fatto che sia utile anche associarlo a un’altra spezia benefica come la cannella.

È considerato un tonico e un lenitivo, precursore della serotonina, quindi ottimo rimedio anche per indurre il sonno.

Sembra inoltre che il consumo regolare di miele migliori l’assimilazione degli altri nutrienti e che sia un prodotto altamente digeribile.

Ecco una breve carrellata delle sue proprietà e modi d’uso più conosciuti.

Come sedativo per la tosse

Secondo alcuni studi effettuati dagli esperti della Tel Aviv University, il miele può essere considerato come ottimo sostituto dei più comuni sciroppi per la tosse e somministrato la sera prima di coricarsi. Un cucchiaino dovrebbe riuscire a sedare la tosse, senza la necessità di ricorrere ai farmaci tradizionali.

miele proprietà

Come antibiotico

Il miele, in particolare il miele di Manuka si è rivelato essere un ottimo antibiotico e disinfettante naturale, utile a curare le piccole lesioni della pelle. Non solo, secondo uno studio, il miele mi Manuka sarebbe attivo contro tre diversi tipi di cellule tumorali già a basse dosi (circa lo 0,6%) fermandone la crescita.

Per combattere l’insonnia

In questo caso, potete mescolare 2 cucchiaini di aceto con 2 di miele in una tazza di acqua. Bevete un quarto di questa soluzione prima di coricarvi.

Come antinfiammatorio

Sembra che il miele sia anche un ottimo antinfiammatorio, utile a lenire prurito e rossore, provocato soprattutto dalle punture di insetti.

È un ottimo sostituto dello zucchero

Oltre ad avere numerose proprietà benefiche, il miele è maggiormente digeribile rispetto allo zucchero. Chi soffre di disturbi digestivi, infatti, ne trae vantaggio. In caso di disturbi intestinali, può essere sciolto in acqua e assunto come bevanda da prendere durante il giorno. Agisce efficacemente come antisettico della flora intestinale.

Molte persone, per ragioni etiche, decidono di non consumare il miele. Chi invece sceglie di aggiungerlo alla propria alimentazione, dovrebbe sempre scegliere prodotti naturali e biologici, che non abbiano cioè subito lavorazioni industriali tali da privare questo alimento delle sue proprietà


Ecco i “test” del miele adulterato

Ma come riconoscere se un miele è biologico oppure è stato adulterato? Ecco alcuni piccoli trucchi

  • Mescolate lentamente un cucchiaio di miele in acqua: se è puro non si scioglierà, se è stato addizionato con sciroppi zuccherini invece sì.
  • Intingete un pezzetto di cotone o uno stoppino per candela nel miele. Se brucia facilmente, probabilmente è puro. Se non brucia, o emette crepitii, allora è probabile che sia stato diluito.
  • Fate cadere del miele sulla carta assorbente. Se è stato diluito con acqua, verrà assorbito e lascerà una macchia di umidità. Il miele puro non verrà assorbito.
  • Mescolate del miele in acqua. Aggiungete 4 gocce d’aceto. Se si forma della schiuma, il miele potrebbe essere stato adulterato.
  • Se avete dello iodio in casa, aggiungetelo in un po’ d’acqua in cui avrete aggiunto del miele. Se la soluzione diventa di colore blu, il miele è stato adulterato con farina o amido.
  • Immergete un pezzo di pane duro nel miele. Se dopo 10 minuti il pane continua ad essere duro, il prodotto è puro. Se nel miele c’è molta acqua, invece, il pane si ammorbidirà.
  • Il miele puro cristallizza nel tempo. Quello adulterato rimane sempre liquido.
  • Leggete le etichette. Se il miele non è puro, deve essere sempre riportato nelle indicazioni.

(Foto in evidenza: moscovore; foto interna: greenprophet)

Tags: miele biologicomiele di manukamiele genuinoMiele proprietàproprietà del miele
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Comments 3

  1. Enzo says:
    8 anni ago

    il miele non cristallizza sempre, ci sono alcuni tipi di miele come il miele di acacia o il miele di melata che non cristallizzano mai….
    dipende dal tipo di zucchero presente nel nettare raccolto dalle api.

    Rispondi
    • Carmen says:
      7 anni ago

      Il miele è anche idrosolubile e scioglie nell’acqua, e come dici tu il miele di acacia e di melata non cristallizza

      Rispondi
    • roberto says:
      7 anni ago

      esatto! la cristallizzazione è un processo naturale al quale tutti i tipi di miele sono soggetti nel tempo, ma alcuni restano fluidi e limpidi per anni (ad esempio Acacia) mentre altri (come il Tarassaco, Girasole…) cristallizzano in breve tempo ed è normale trovarli nei negozi già cristallizzati (parzialmente o totalmente) ed alcune persone li preferiscono agli altri tipi proprio per la loro consistenza.
      Se poi avete del miele “vecchio” (se ben conservato non fermenta e non fa muffa anche dopo diversi anni ed è ancora commestibile) che si è indurito/cristallizzato e volete renderlo più fluido, potete scaldarlo lentamente a bagno maria a bassa temperatura (non in micro-onde o altri metodi bruschi).
      Ricordate che se in etichetta è scritto solo “Miele” non può essere addizionato di altri ingredienti; non esiste il miele grezzo o raffinato e di per sè dovrebbe essere tutto “biologico” se alle api non vengono dati antibiotici e reccolgono il nettare da fiori non trattati.
      Diffidate da quello che viene dall’estero, dove purtroppo i controlli non sono rigidi, preferite il miele “locale” invece di cercare quelli particolari che si producono solo in zone limitate d’Italia o soltanto all’estero (agrumi, eucalipto, etc…).
      Per la maggior parte degli usi va benissimo un “banale” Millefiori (di pianura, collina o montagna che sia) di un produttore locale.

      Rispondi

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