“Ci sono momenti in cui un semplice abbraccio è tutto ciò di cui hai bisogno per ricaricarti e vivere”.
Stephen Littleword
Tutti, indistintamente, nella nostra vita abbiamo desiderato un abbraccio per sentirci meglio. Qualcosa nel nostro io profondo ci spinge a cercare il contatto con gli altri che, se sincero, ci completa, ci rilassa, ci fa sentire protetti e ci aiuta a superare momenti difficili.
In un’altra occasione abbiamo visto come la vicinanza di alcune persone, i cosiddetti vampiri energetici, possa farci del male, scaricare completamente le nostre pile e farci sentire stanchi e tristi.
L’abbraccio, se scambiato con sincerità e apertura, ci fornisce invece una carica emotiva unica.
Tutte le persone hanno bisogno di contatto fisico con gli altri, perché esso ci fa sentire riconosciuti, protetti ed amati.
Nel nostro corpo, sono i corpuscoli di Meissner i responsabili della ricezione sensoriale del contatto. Presenti nello strato superficiale del derma, inviano ciò che ricevono dall’esterno alla corteccia cerebrale. Ci sono anche dei meccanocettori, deputati alle percezioni cutanee, pressorie, capaci di farci comprendere il tipo di tocco, freddo, caldo, ruvido, morbido. Questi minuscoli recettori inviano dei segnali al nostro cervello che si trasformano nelle informazioni su ciò che percepiamo durante un abbraccio.
Il primo importantissimo effetto che un abbraccio ha sul nostro corpo è la produzione di ossitocina, una sostanza conosciuta anche come ormone dell’amore. L’ossitocina viene rilasciata dal nostro organismo in diverse situazioni (tra cui anche durante un abbraccio) ed è collegata ai rapporti affettivi. Il suo effetto sull’organismo è di potente antistress.
Secondo gli studiosi, l’ossitocina serve anche a rafforzare il legame e l’attaccamento, vale a dire, il desiderio di stare vicino alla gente che per noi è importante.
Effetti di abbracci e carezze
L’abbraccio è un gesto spontaneo, naturale, che ci accompagna da quando siamo piccolissimi. Pensiamo ad esempio a una mamma che prende in braccio il piccolo che piange. È uno strumento che ci aiuta a crescere. I suoi effetti, infatti, influiscono anche sullo sviluppo dei neonati. Con le carezze si stimola l’attività cerebrale dei neonati. Potenziano lo sviluppo cerebrale, ne stimolano la maturazione. I piccoli accarezzati mostrano una maggiore attività cerebrale (misurata tramite l’elettroencefalogramma), oltre che minori livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
Ecco, in sintesi, alcuni benefici di abbracci e carezze:
- migliore attività cerebrale nei bambini;
- migliore acquisizione del linguaggio;
- rilascio di endorfine;
- miglioramento complessivo del sistema immunitario;
- migliora l’autostima e la fiducia;
- stimola emozioni e schemi che rafforzano l’identità e il senso d’appartenenza;
- un abbraccio può colmare la comunicazione empatica profonda.
Si parla, addirittura, di “abbraccioterapia” contro disturbi fisici e depressivi.
Sembra che un abbraccio sia capace di ridurre la pressione sanguigna, il mal di testa e di migliorare la risposta immunitaria o, in generale, il modo in cui il corpo reagisce alle malattie.
La pelle contiene moltissime fibre nervose che vengono attivate al contatto con gli altri. La loro stimolazione blocca il lavoro di altre fibre, che trasmettono i messaggi di dolore.
Il contatto con gli altri non produce solo ossitocina ed endorfine, ma anche seretonina e dopamina, lasciando una forte sensazione di benessere, un senso di tranquillità che funge da sedativo nei momenti tristi.
Una maggiore rilascio di dopamina si traduce in una maggiore motivazione e una migliore attenzione. Elementi che facilitano l’apprendimento.
E, incredibile ma vero, abbracciarsi potenzia la nostra memoria, stimolando il cervello a ricordare meglio ciò che ci accade.
In ogni contesto, sappiamo che il tipo di abbraccio che diamo e che riceviamo dipenderà anche della persona con la quale ci abbracciamo, anche se i benefici sia emotivi e fisici, fisiologici e psicologici saranno gli stessi. Tuttavia, un abbraccio con un amico sarà diverso da un abbraccio scambiato con il proprio partner.
In ogni caso, non va rifiutato! Rifiutereste delle vitamine per l’anima e per il corpo. Ricordate che, oltre ai benefici immediati, le coccole ricevute durante la primissima infanzia determinano la stabilità emotiva dell’adulto.
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