La pasta è il primo alimento alla base della nostra dieta. Presente in tutte le case, spesso ne consumiamo anche più di quanto dovremmo.
Le leggi che regolano la produzione in Italia, per fortuna, ci impongono standard qualitativi molto alti, ottenuti dalla miscelazione di grani duri pregiati.
La pasta, però, contiene molti carboidrati (il 75% della sua composizione) e non è detto che tutti possano consumarla. Chi è intollerante al glutine, ad esempio, deve orientare le sue scelte su altre varianti e anche chi è a dieta spesso preferisce portare in tavola piatti diversi da una porzione di maccheroni. E poi c’è la questione della farina raffinata e di tutto ciò che comporta.
Cosa fare allora per evitare di dire no alla pasta?
Oltre alla classica varietà di pasta di grano duro, esistono diverse tipologie di pasta “alternative”. Dalla pasta integrale, a quella prodotta con la farina di mais o di Kamut, ecco alcune delle alternative migliori alla comune pasta presente in commercio.
Pasta integrale
La prima e più semplice alternativa alla pasta “bianca”è la pasta integrale. Adatta alle persone che vogliono aumentare l’apporto quotidiano di fibre e proteine, questo alimento è prodotto saltando il processo di fresatura, che elimina dalla farina alcune delle sue proprietà e componenti. I cereali integrali sono utili contro l’obesità e le malattie cardiache e sono più salutari delle farine bianche raffinate. Inoltre, il basso indice glicemico del prodotto evita i picchi di insulina. Attenzione per chi è intollerante però, perché questo tipo di pasta contiene glutine.
Ricordate che la vera pasta integrale è quella prodotta con semola di grano duro integrale: i prodotti con semola di grano duro e aggiunta di crusca non sono da considerarsi prodotti integrali.
Pasta di Quinoa
La quinoa è un alimento veramente sorprendente. È ricco di ferro, magnesio, fosforo ed è senza glutine, il che lo rende perfetto per chi soffre di celiachia. Sono molte le persone, infatti, che stanno orientando le loro scelte su questo tipo di alimento. È un prodotto ormai diventato facilmente reperibile e può essere consumato da tutti, a patto, però, che le aziende garantiscano processi produttivi limpidi, visto che la vendita di questo alimento presenta delle controversie in termini di sostenibilità.
Pasta di grano saraceno
La farina di grano saraceno è ormai utilizzata per tutto, anche per confezionare i vari formati tradizionali di pasta. Il grano saraceno è un prodotto ricco di nutrienti, contiene infatti ferro, rame, zinco, selenio e molto potassio, è gluten free, a patto però che si presti attenzione all’assenza di eventuali contaminazioni (sulla confezione c’è un’icona di spiga sbarrata che indica l’assenza di glutine).
Pasta di mais
Si tratta di una pasta gialla, dal sapore gradevole e ricca di folati. È ricca di vitamine del gruppo B, antiossidanti e fibre, che la rendono utile contro i problemi di stitichezza. È gluten free, quindi adatta a tutti. Le fibre contenute inoltre consentono un rilascio più lento degli zuccheri nel sangue.
Pasta di farro
Il farro è un cereale antico, ricco di fibre, salutare e ad alto contenuto di proteine. Il farro però contiene una certa quantità di glutine, quindi non è adatto per chi presenta determinate intolleranze. La pasta di farro possiede un quantitativo di fibre 10 volte maggiore della comune pasta di semola ed è l’ideale per chi necessita di una dieta povera di grassi e con un basso indice glicemico. Il farro è uno dei cereali presenti in natura più resistenti. Questo significa che spesso non richiede l’uso di pesticidi. È ricco di potassio, magnesio, fosforo, vitamina A e vitamine del gruppo B.
Pasta di riso integrale
Anche se non è necessariamente più nutriente delle alternative presenti in commercio, la pasta di riso integrale è adatta a chi non può mangiare la pasta tradizionale, per dieta o intolleranze alimentari. È infatti priva di glutine.
Pasta di Kamut
Conosciuto anche come grano khorasan (Kamut indica effettivamente solo la marca), questo cereale è antichissimo, biologico e indicato per chi soffre di digestione lenta. Anche in questo caso, però, contiene glutine.
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