Gli oleoliti sono delle particolari preparazioni, composte da parti di fiori e piante lasciate a macerare nell’olio. Sono una soluzione ottima per la salute della nostra pelle, e non solo, perché l’olio aiuta l’estrazione delle proprietà liposolubili delle piante, aggiungendo a queste le sue naturali capacità emollienti, idratanti e antinfiammatorie.
Tra gli oli maggiormente utilizzati troviamo l’olio extravergine d’oliva, l’olio di mandorla, di riso e di jojoba.
A seconda dell’olio scelto aggiungeremo al nostro composto delle proprietà diverse. Ecco un esempio:
- l’olio di oliva ha proprietà nutrienti, ammorbidenti e antiossidanti, svolgendo un’azione antinvecchiamento per la pelle;
- l’olio di mandorle dolci ha delle proprietà lenitive e nutrienti ed è particolarmente indicato per chi ha la pelle delicata o secca;
- l’olio di riso è un ottimo antiossidante che contrasta l’invecchiamento della pelle.
L’oleolito può essere utilizzato per creare dei saponi, come base per creme, come olio dopo doccia, come crema per massaggi rilassanti.
In genere, per la preparazione degli oleoliti, si consiglia di riscaldare il vasetto a bagnomaria, agitando il contenuto a intervalli regolari, per circa due ore. Visto che siamo in una stagione ricca di sole però, possiamo utilizzare un metodo alternativo: quello del calore e della luce naturale.
Vediamo adesso alcuni dei più semplici oleoliti, benefici per la nostra pelle, da preparare in casa.
Oleolito di calendula
La prima cosa da fare sarà procurarvi dei fiori freschi di calendula. Dovrete lasciarli essiccare per un paio di giorni, dopo di che, andrete a immergerli in un vasetto di vetro riempito con 100 ml di olio vettore (scegliete tra quelli che abbiamo precedentemente descritto). Il quantitativo dei fiori essiccati è di 20 g. Lasciate il vasetto al sole per circa un mese, agitando di tanto in tanto il contenuto. Trascorso questo periodo di tempo, filtrate il composto con l’aiuto di una garza e trasferitelo in un barattolo di vetro scuro. Potrete conservarlo anche per un anno. L’oleolito di calendula ha proprietà cicatrizzanti, antisettiche e lenitive. Va bene anche contro le punture di insetto.
Oleolito al gelsomino
L’oleolito al gelsomino segue un procedimento diverso, che abbiamo descritto già in un nostro precedente articolo. I fiori freschi vanno infatti inseriti in un vaso dai vetri scuri, riempito con olio di jojoba o di riso. Il barattolo chiuso va lasciato a riposo in un luogo buio, per circa 20 giorni. Ogni giorno dovrete scuotere il vasetto. Sostituite i fiori con altri freschi, quando vedete che cambiano colore.
Questo oleolito è particolarmente indicato per i massaggi: funziona infatti da calmante nei casi di forte ansia e stress. Può essere usato da solo sulla pelle, o aggiunto nella quantità di poche gocce alla vostra crema idratante.
Oleolito al caffè
Ecco adesso un oleolito molto utile per chi vuole combattere la cellulite. La caffeina infatti è un alcaloide che agisce come stimolante e drenante, riducendo il volume dei grassi e dei liquidi in eccesso presenti nel corpo.
Per realizzare il nostro oleolito, avrete bisogno di 20 gr di chicchi di caffè (o al limite due cucchiaini di caffè solubile) 80 gr di alcol alimentare a 95 gradi e 600 gr di olio vettore. La prima cosa da fare sarà quella di pestare i chicchi di caffè . Se avete scelto i chicchi di caffè, pestateli, in modo da ottenere una polvere sottile che andrà riposta in un barattolo di vetro. Dopo questa operazione, inserite nel barattolo l’alcol alimentare e tenete il composto, senza tappo, in un luogo caldo per 24 ore.
Trascorse le ore, aggiungete l’olio e lasciatelo macerare finché l’odore di alcol non sarà svanito (circa una settimana). Filtrate il tutto e lasciate decantare per altri 10 giorni. L’olio non deve avere residui di alcol: in questi giorni, noterete delle bollicine venire a galla, eliminatele con una siringa. Trasferite il composto in un barattolo scuro, al solito. Al limite, potete decidere di aggiungere anche degli oli essenziali per potenziarne l’effetto.
Oleolito di lavanda
Per l’oleolito di lavanda, vi serviranno 150 grammi di fiori freschi e 500 ml di olio. Inserite tutto in un barattolo, chiudete ed esponete al sole per un mese, ricordandovi di agitare il composto. Trascorsi i 30 giorni, filtrate il tutto e conservate l’oleolito al buio. Questo oleolito è ottimo per dei massaggi rilassanti e come lenitivo nei casi di punture di insetto.
Oleolito di Ibisco
In questo caso avremo bisogno di fiori di ibisco essiccati. Riempite circa un terzo del vostro barattolo con questi fiori, la rimanente parte sarà riempita di olio. Con l’Ibisco è particolarmente indicato l’olio di macadamia. Il barattolo dovrà essere lasciato a macerare al sole per circa 40 giorni, ricordandovi di agitare la soluzione quotidianamente. Trascorso il periodo di riposo, filtrate il vostro composto e trasferitelo come sempre in un barattolo dal vetro scuro. I fiori di ibisco sono particolarmente indicati per la cura della pelle e dei capelli, grazie alla forte azione antiossidante. Questa soluzione aiuta a mantenere la pelle giovane e i capelli lucidi.
Gli oleoliti possono essere preparati anche con le nostre spezie preferite. Pensate ad esempio allo zenzero e alla curcuma e alle loro innumerevoli proprietà. In questi casi, le spezie vanno lasciate al solito a macerare al buio per una o due settimane.
Nella preparazione dell’oleolito non sarebbe più corretto lasciare a macerare il tutto in luogo buio e non al sole considerato che gli oli in generale e l’olio di oliva in particolare è soggetto ad irrancidimento essendo un prodotto fortemente fotosensibile e termosensibile?
Ciao Arthur , per evitare l irrancidimento è sufficiente foderare i barattoli con carta stagnola e aggiungere 1 chiodo di garofano o 1 g. di tocoferolo per 100 grammi d olio.Chiara e ottima la descrizione degli oleoliti .
Grazie per questa ricetta dell’oleolito, spiegata in modo chiaro e semplice. Era quello che cercavo.
Ciao, per fare l’oleolito di lavanda che olio uso come base?
Grazie
puoi usare olio di girasole, olio di jojoba, extravergine d’oliva, vinacciolo, di riso, anche quello di mandorle, ma attenzione che questo tende ad irrancidire velocemente. Forse quello evo ha un odore eccessivamente forte, prova quello di riso che costa anche poco come olio.
Ciao Arthur , per evitare l irrancidimento è sufficiente foderare i barattoli con carta stagnola e aggiungere 1 chiodo di garofano o 1 g. di tocoferolo per 100 grammi d olio.Chiara e ottima la descrizione degli oleoliti .